• Carlo Maria Boiardi è stato un vescovo cattolico italiano. Nasce il 14 luglio 1899 a Chiavenna di Rocchetta, nel comune di Lugagnano Val d'Arda. Frequenta il Seminario vescovile di Piacenza dal 1912 al 1917, anno in cui si iscrive al Collegio Alberoni; interrompe però gli studi dopo pochi giorni perché chiamato alle armi. Di ritorno dal fronte rientra nel Collegio Alberoni (8 gennaio 1920), riceve l’ordine sacerdotale (7 marzo 1925) e consegue la laurea in Teologia (25 novembre 1926). Durante i successivi cinque anni insegna Lettere presso la scuola media che ha sede nel seminario di Bedonia, quindi, dall’ottobre 1931, è chiamato a Piacenza per insegnare Storia ecclesiastica nel seminario urbano. Di lì a poco riceve gli incarichi di vice assistente diocesano della Gioventù femminile di Azione cattolica e di collaboratore del lavoro di Curia. In seguito gli viene affidato il ruolo di vicario parroco della cattedrale di Piacenza (1936-1944) e poi quello di parroco a Borgotaro (1944-1946). Il 30 ottobre 1945 è nominato vescovo della Diocesi di Apuania (denominazione data alla diocesi di Massa dal 1939 al 1986). La consacrazione ha luogo il 27 gennaio 1946 per le mani del presule di Piacenza Ersilio Menzani e il 24 febbraio viene celebrato il solenne ingresso in diocesi. Nel contesto della Seconda guerra mondiale si fa carico di sostenere il clero e i fedeli nella delicata fase della ricostruzione, impegnandosi, tra le altre cose, a promuovere il restauro di chiese danneggiate o la costruzione di nuovi edifici di culto. Tra gli interventi più significativi si ricorda la ricostruzione del duomo di Castelnuovo Garfagnana e della chiesa abbaziale di San Caprasio di Aulla. Visita più volte le parrocchie per manifestare la sua vicinanza alle comunità del territorio e per rafforzarne la spiritualità. Nel 1957 indice un Congresso eucaristico e convoca il Congresso catechistico diocesano. Consolida il culto mariano incoraggiando le manifestazioni legate alla “Peregrinatio Mariae” e introducendo tra i lavoratori delle cave di marmo del territorio apuano la devozione alla "Madonna del Cavatore". Sensibile al tema dei diritti dei lavoratori, promuove la diffusione delle ACLI. Muore a Massa la notte del 24 febbraio 1970, colto da improvviso malore.