• Giovanni Giacomo della Porta nacque in provincia di Como da una famiglia di scultori che fu particolarmente attiva presso il cantiere della Certosa di Pavia, presso la quale è probabile che anche Giovanni Giacomo si formò. Già dal 1513 è attestato a Genova dove realizzò diverse commissioni di prestigio che gli donarono grande fama. Dal 1524 fu nominato "ingegnere e scultore" presso la Fabbrica del Duomo di Milano e dall'anno successivo ottenne altre due commissioni: la prima fu per l'Arca dei Santi Marcellino e Pietro nella chiesa di San Tommaso a Cremona che, tuttavia, lasciò per concentrarsi nella realizzazione dell'Altare di Sant'Evasio nel Duomo di Casale Monferrato, al quale lavorò insieme agli scultori Agostino Busti detto il Bambaia e Cristoforo Lombardi. All'inizio degli anni '30 tornò a Genova dove il fermento politico e culturale del momento gli permisero di ottenere importanti commissioni sia pubbliche che private caratterizzate dall'esecuzione di monumenti funebri, abitazioni private, sculture. Considerato dalla critica dal modesto talento artistico, fu uno scultore molto prolifico, assai apprezzato per le sue spiccate doti organizzative che portarono le botteghe da lui dirette a dominare la produzione scultorea genovese nella prima metà del XVI secolo.