• È stato un giornalista, editore e politico italiano. Laureato in giurisprudenza, conosce Luigi Einaudi, con il quale stringe una duratura amicizia. Vivamente interessato ai problemi politici e sociali, svolge un'intensa attività giornalistica dirigendo dal 1900 al 1925 - dal 1921 in collaborazione con il fratello Alberto - il Corriere della Sera, che, ispirandosi al modello inglese del Times, riorganizza facendone il più importante quotidiano italiano per autorevolezza e larghezza di collaboratori e di informazioni e per ricercata correttezza tipografica. Liberale conservatore, senatore dal 1914, è apertamente e tenacemente antigiolittiano, interventista con Salandra e Sonnino alla vigilia della prima guerra mondiale e tuttavia favorevole, al termine di questa, a un'intesa con la Iugoslavia. Nella crisi interna del dopoguerra, eccettuata una momentanea propensione per il dialogo con i socialisti, è possibilista nei confronti del fascismo, finendo poi però per avversarlo. Il mancato allineamento gli costa nel 1925 l'allontanamento dal Corriere; si ritira allora a vita privata dedicandosi a studi storici.