• È stato un letterato, scrittore erudito italiano. Vestito l'abito di S. Agostino, fa a Genova il noviziato, quindi per sei anni è a Siena, poi a Monte San Savino, a Pisa, a Treviso, a Feltre, a Lesina in Dalmazia, a Milano, a Chioggia, a Bologna, e a Venezia, dove trascorre sette anni. Motivo di questo suo moto perpetuo è anche la sua attività di predicatore. Questo non gli impedisce di dedicarsi con fervore ai suoi studi, di appagare la sua passione o mania di bibliofilo e di raccoglitore, e di pubblicare molte curiose opere, erudite e capricciose a un tempo. Partecipa attivamente alla vita culturale dei vari stati italiani, frequentando numerose Accademie, e costruendo un reticolato fittissimo di conoscenze alimentato dallo scambio epistolare di cui rimane testimonianza nei quarantasei volumi di lettere pervenutegli e che, da buon bibliotecario, conserva gelosamente; conduce anche un'aspra polemica contro le tesi antimariniste di Tommaso Stigliani. Dopo aver peregrinato nei principali centri culturali italiani, ottiene licenza di sistemare la sua biblioteca nella città natale, nel Convento Agostiniano di Ventimiglia, e fonda, nel 1648, la Biblioteca Aprosiana, prima biblioteca pubblica della Liguria ed una delle prime in Italia.