• È stato un poeta italiano. Ottienuta la maturità, si iscrive all’Università di Bologna, ma interrotti gli studi di chimica, nel 1905 inizia a scrivere versi e brevi prose liriche. Nel 1907, dopo un anno trascorso nel manicomio di Imola, si inizia a vagabondare per l'Italia settentrionale e la Svizzera, approdando infine a Parigi, dove nelle correnti d'avanguardia e nelle opere dei simbolisti identifica e riconosce la propria ricerca. Dopo nuovi viaggi in Argentina, in Russia e in Belgio, dove è rinchiuso in prigione e poi in manicomio, torna in Italia nel 1910 e nel 1912 terminò i "Canti orfici", poesie e prose liriche in cui rende con modi nuovi le visioni-illuminazioni, le sensazioni, i frammenti di quella “conoscenza totale” che ha inseguito e insegue poi per tutta la vita disperatamente. Nell'estate 1916 ha inizio la relazione amorosa, terminata nell'inverno 1917, con Sibilla Aleramo. Dei sentimenti diversi che la poetessa gli ispira testimoniano le "Lettere - Carteggio con Sibilla Aleramo" pubblicate postume nel 1958. Nel 1918 è internato nel manicomio di Castel Pulci.