• Giacomo Locatelli è stato un organaro italiano e fondatore della omonima casa organaria. Figlio di Giacomo e Caterina Pesenti, nasce a Bergamo il 3 gennaio 1829. Verso il 1842, entra garzone nella Fabbrica d'Organi dei Fratelli Serassi poco distante dalla sua abitazione divenendo presto un lavorante prezioso. Il primo pubblico riconoscimento della sua abilità si ha nel 1858 in occasione della costruzione dell'organo Serassi op. 649 nella nuova Basilica Ostiense di San Paolo in Roma: a soli ventinove anni, è responsabile del montaggio dello strumento, fase tra le più delicate e difficili nella costruzione di un organo. Per l'ottimo risultato ottenuto viene premiato con medaglia d'argento e con scudi quindici dalla Commissione speciale presieduta dal Segretario di Stato Pontificio e deputata alla riedificazione della Basilica di San Paolo. Altro prestigioso riconoscimento è del 1865, legato alla costruzione dell'organo Serassi op. 680 nell'insigne Regia Basilica di San Lorenzo in Firenze: anche in questo caso è responsabile del montaggio e per l'eccezionale risultato raggiunto viene premiato con Onorificenza Industriale del Ministero di Agricoltura Industria e Commercio. L'ingegno e la serietà professionale sono tali che dal 1860 al 1870 sostiene il decoro della rinomata fabbrica Serassi per conto della quale lavora di sua mano le opere più importanti di quel decennio. Nel 1870, ormai quarantunenne, si stacca dalla ditta Serassi portando con sé parte delle maestranze e fonda una propria fabbrica d'organi. Tra le maestranze sono presenti Luigi Giudici, Luigi Parietti e l'agente generale dei Serassi rag. Castelli. Fonda così la ditta "Giacomo Locatelli" in società con Luigi Parietti. La nuova fabbrica è in Bergamo bassa, dapprima all'inizio dell'odierna via Pignolo, poi in Borgo Palazzo (n. 76) in uno stabile preso in affitto. Nell'arco di cinque anni (1870-1875) sono lavorati ben diciotto organi, di cui quattordici nuovi, tre restaurati e uno di riforma generale. Tutte queste opere, oltre a documentare la laboriosissima attività, si impongono all'attenzione per la qualità dei manufatti, la caratterizzazione timbrica, la precisione di meccanica, di funzionamento e di esecuzione; testimoniano, inoltre, la ricerca continua di innovazioni da parte dell'illustre organaro. Nel luglio del 1875, mentre colloca l'organo della chiesa parrocchiale di Ca' di David (Verona), batte violentemente la testa contro uno spigolo; dopo alcuni giorni di malattia muore e viene sepolto a Bergamo. Vedovo da pochi mesi, lascia in tenera età sei figli.