• Rimasto assai presto orfano, è affidato allo zio paterno, canonico Camillo Breventani, che lo fa entrare in seminario. Ordinato sacerdote nel 1869, per la sua dottrina ed erudizione viene chiamato a insegnare fisica e scienze naturali nel Seminario di Bologna e nominato revisore ecclesiastico della stampa e canonico della Basilica di San Petronio. Viene poi nominato direttore della Biblioteca e dell'Archivio arcivescovile. Si dedica a larghe e minuziose esplorazioni dei documenti degli archivi bolognesi, pubblicando solo alcuni lavori di storia ecclesiastica, archeologia e topografia locale, molto precisi e ben documentati. Nel 1895 declina l'offerta di succedere a monsignor Isidoro Carini come docente di Paleografia nella scuola dell'Archivio vaticano. È membro dell'Accademia romana di S. Tommaso d'Aquino, della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, del Comitato per la storia dell'Università di Bologna e di altri sodalizi culturali. Dal 1905 fa parte della Commissione consultiva per i monumenti di Bologna e già in precedenza ha seguito il restauro di alcuni importanti monumenti religiosi cittadini. Il Comune di Bologna gli ha intitolato una via.