• È stato un giurista, filosofo, economista e accademico italiano. Specializzatosi in studi giuridici e filosofici, è professore universitario a Parma, Pavia, Milano. Famoso giurista e filosofo del diritto, collabora con il Regno Italico durante il periodo napoleonico; al ritorno degli austriaci a Milano, viene allontanato dall’insegnamento pubblico. Collabora alla rivista patriottica "Il Conciliatore", poi chiusa dagli austriaci, ed è coinvolto nei processi carbonari del 1821. Arrestato e messo in prigione, viene successivamente assolto per mancanza di prove, ma gli è proibito l’insegnamento, anche privato. Vive quindi in relativa povertà, ospite di un facoltoso patrizio milanese di formazione illuministica. Come giurista è considerato uno dei fondatori del diritto penale, mentre il suo contributo in qualità di filosofo è principalmente nel campo della ‘filosofia civile’, ossia di una riflessione che studia l’uomo nella sua concreta evoluzione storico-sociale, unendo la dimensione morale a quella giuridicopolitica ed economica. Vissuto tra due secoli, indirizza le sue opere alla riforma e all’organizzazione politica e sociale del secolo nuovo, approfondendo la traduzione della dottrina in arte di governo e d’incivilimento.