• Pittore di formazione accademica, studiò con Enrico Pollastrini, Stefano Ussi e Antonio Ciseri. Dopo un inizio all'insegna del neoclassicismo e rari accenni ale tematiche storiche, si rivolse a quella agreste che però trattava con un senso del monumentale nonostante l'atteggiamento dimesso e severo dei personaggi raffigurati al lavoro nei campi o alle prese con attività di dura vita quotidiana. Partecipe delle ricerche del Naturalismo europeo, nel 1878 con due opere fu all'Esposizione Universale di Parigi e nel 1883 all'Esposizione Internazionale di belle arti di Roma, con Giovanni Fattori, Eugenio Cecconi, e altri pittori macchiaioli senza tuttavia aderire alla corrente. Nel 1897 venne invitato alla Biennale di Venezia. Fu anche autore di alcuni bozzetti e disegni per la fabbrica artistica di ceramiche Bellariva, diretta dal figlio Giuseppe, e modellò anche i rilievi raffiguranti la Vendemmia e la Mietitura per il salone del piroscafo "Vittorio Emanuele".