chiesa
parrocchiale
Chiesa di Santo Stefano
La chiesa di S. Stefano a Viggiù nasce su un primitivo edificio di origine romanica. Il corpo centrale è preceduto da un portico e presenta tre ampie navate, di cui le due laterali ribassate, che sono suddivise in quattro campate voltate a crociera. Lungo il lato sinistro vi sono tre cappelle voltate a botte. Il presbiterio è, invece, di impianto rettangolare e presenta una volta a botte con lunette. A sinistra di quest’ultimo, si sviluppa perpendicolarmente una capiente aula di impianto rettangolare che è frutto di un ampliamento degli anni 50 e che è sormontata da una volta dalle linee moderne sinuose.
Nella parte più antica, l’ingresso in controfacciata è dato da un portale ligneo sormontato da un soppalco il cui vano si trova al di sopra del porticato esterno e presenta un rosone con vetrata artistica. A fianco dell’ingresso principale ve ne sono due laterali con bussole lignee. Le navate sono divise da arcate a tutto sesto che scaricano il loro peso su sei colonne monolitiche in pietra di Saltrio. Sopra ad esse poggiano delle lesene sui cui capitelli poggia il piano d’imposta delle volte della navata centrale. Ogni parete laterale presenta delle aperture rettangolari con vetrate artistiche. Tenendosi l’ingresso alle spalle, nella parete di destra vi sono le stazioni della via Crucis ed un altare dedicato all’Annunciazione, mentre in quella di sinistra vi sono le cappelle. La prima è la seicentesca cappella intitolata a S. Giovanni Battista e S. Orsola, segue quelle di origini settecentesche della Madonna del Carmelo e, infine, quella del Sacro Cuore. Ai lati del presbiterio vi sono due altari con nicchie vetrate, entro i quali sono disposti: sul lato sinistro una statua dedicata a Cristo Crocifisso e sul lato destro una dedicata a S. Giuseppe e Gesù Bambino. Il presbiterio è anteceduto da quattro gradini e delimitato da una balaustrata marmorea. Dietro l’altare minore in pietra, si trova quello maggiore in marmo risalente al Settecento e con un baldacchino con forma di tempio con angeli sulla sommità. A sinistra dell’altare, dopo aver attraversato un sistema a telaio su cui gli archi della volta scaricano il loro peso, si ha accesso all’ampia aula in stile moderno. A sorreggere la volta dalle linee sinuose vi è un sistema di pilastri in calcestruzzo armato rastremati verso il basso che, nel loro piano di appoggio, incontrano coppie di pilastri inclinati in calcestruzzo che sorreggono le volte in laterizio che costituiscono i soffitti ribassati delle parti laterali all’aula. Più specificamente, guardando la parete di fondo, lo spazio di destra generato dalle arcate in laterizio forma un corridoio, mentre quello di sinistra forma una vera e propria navata dotata di uscite laterali. Sotto gli andamenti curvilinei delle volte vi sono delle aperture che ne accompagnano la sinuosità. La parete di fondo è divisa da un sistema di travi e pilastri in calcestruzzo. La parte bassa ospita un’insegna ed alcune nicchie con statue di Santi, mentre quella superiore ospita tre tele, di cui una seicentesca raffigurante il Martirio di S. Stefano. La pavimentazione dell’intera chiesa è in marmo.
Esternamente la facciata principale, antistante il portico di accesso alla chiesa, ha forma rettangolare ed è divisibile in due parti. In quella sottostante vi sono tre arcate a tutto sesto, intervallate da coppie di lesene doriche, che conducono al porticato di accesso composto di tre campate voltate a crociera e tre porte d’ingresso. In quella soprastante vi è una parte centrale con apertura arcuata vetrata affiancata da coppie di paraste ioniche con in mezzo nicchie semicircolari in bassorilievo, esse sorreggono un frontone sommitale che fuoriesce dal profilo rettangolare della facciata; lateralmente vi sono due finestre rettangolari. In fondo alla chiesa vi è il campanile a base quadrangolare con tre parti divise da fasce marcapiano che antecedono la cella campanaria dotata di quattro campane e terminante con un tetto a cuspide.
19/07/2023
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Milano)