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Chiesa di Santo Stefano
La Chiesa di S. Stefano si trova nei pressi del cimitero di Bizzozero, in posizione distante dal nucleo storico, a sud di Varese.
Si tratta di una delle più interessanti architetture medievali del territorio provinciale, che conserva all’interno preziosi affreschi, sorta in una zona di frequentazione romana e longobarda.
La chiesa fu costruita nel XI sec., sul sito di precedenti edifici sacri. Durante i lavori di restauro sono infatti emersi, al di sotto della pavimentazione, resti di fondazioni di un sacello edificato probabilmente entro il VII sec., e di una seconda cappella absidata risalente al VII-VIII sec. Il campanile è stato invece datato al X sec..
Restaurato negli anni ‘70 l’edificio, con pianta ad aula unica absidata a copertura lignea, è realizzato in pietra e ciottoli a vista. La facciata a capanna, preceduta da un portico, deriva quasi totalmente dal ripristino. Sul fianco sud si aprono due monofore allungate a lieve strombo ed una porta, caratterizzata da un archivolto a tripla ghiera. L'abside semicircolare è coronata da una fascia continua di archetti pensili e presenta tre finestre, delle quali due (al centro e a nord) di tipo romanico, a doppio strombo. Sul fianco nord si innesta, nei pressi dell'abside, il campanile a pianta quadrata, decorato sui lati con strette arcate cieche affiancate e monofore, e concluso dalla cella campanaria del XVI sec..
All’interno della chiesa, l’aula è suddivisa mediante un arcone ogivale dall’abside interamente affrescata. Tra la fine del XV e la prima metà del XVI sec. la decorazione absidale fu rinnovata, ad opera forse della bottega di Galdino da Varese. Nella volta, suddivisa in spicchi, sono raffigurati Dio Padre ed i Dottori della Chiesa, nel registro sottostante (1536) il Crocifisso con Maria e S. Giovanni, fiancheggiati da teorie di santi, inseriti in un’architettura ad arcate. Nell’abside si conserva inoltre l’altare romanico a blocco, in muratura, con dipinti sui lati raffiguranti santi (S. Ambrogio e S. Stefano, probabile XI sec.) e nicchia sul fronte posteriore, raro esempio di questa tipologia di altare pervenuto ai nostri giorni. Alcuni lacerti di dipinti coevi all’altare sono visibili ai lati dell’arcone.
Nel XV sec. fu addossata al lato sud dell’aula la Cappella dell'Annunciazione, in forma di tempietto-ciborio quadrato, su colonne in pietra molera con capitelli corinzi; presenta volta a crociera, archi ogivali con fronti decorati da cornice modanata ed archetti trilobati in cotto. La cappella conserva un ciclo affrescato ad opera del maestro Galdino da Varese e della sua bottega, con un’iscrizione che riporta la firma e la data, 1498. La volta reca i Dottori della Chiesa ed i simboli degli Evangelisti, nella lunetta compare Dio Padre con angeli, sui sottarchi sono ritratti a mezzo busto numerosi Profeti e Sibille, in abiti e acconciature di foggia quattrocentesca.
Sulla parete al di sopra dell'altare in pietra molera vi sono inoltre una Madonna del Latte, di forte valore devozionale, affiancata da un S. Stefano ed una Madonna in trono con bambino, ritenuti di differenti autori, come l’Annunciazione dipinta sul fronte.
La parete nord dell’aula è decorata con affreschi devozionali databili tra il XII ed il XV sec.
25/07/2023
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diözese von Milano)