cappella
periferica
Grotta di Sant'Elia Speleota
La grotta di Sant'Elia Speleota, che rappresenta un'interessante testimonianza della grecità bizantina della Calabria meridionale, sorge, immersa tra uliveti, a circa un chilometro dell'attuale centro abitato di Melicuccà e deve il suo nome all'eremita basiliano (864?-960), lì vissuto e morto. Meta di continui pellegrinaggi, essa è quello che rimane di un complesso di grotte naturali, oggi interrato o distrutto, che nei secoli passati ospitavano delle celle monastiche. Si tratta della grotta più ampia, la cosiddetta "grotta grande", l'unica sopravvissuta all'azione distruttiva dei vari terremoti, anche se in forma ridotta, che venne sistemata dai monaci, al tempo dello stesso Elia, e poi inglobata nel Monastero sorto successivamente.
Nel suo aspetto attuale, essa si presenta con un ingresso libero, a cui si arriva da una lunga scalinata. In fondo, dietro l'altare del 1954, ve n'è situato uno ottocentesco, che nasconde, a sua volta, quello originario, intitolato ai SS. Pietro e Paolo. Dalla volta, in prossimità dell'ingresso, sgorga dell'acqua ritenuta miracolosa, che gocciola ininterrottamente e si raccoglie in una vasca di pietra sottostante.
19/05/2022
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Oppido Mamertina - Palmi)