chiesa
parrocchiale
Chiesa di Santa Maria Assunta
La chiesa di Santa Maria Assunta fu un tempo punto di riferimento della pieve di Tassullo; in effetti, una delle menzioni più antiche, sulla cui veridicità ancora si discute, la vedrebbe contrapposta a quella di Cles a proposito di una vertenza riguardo alcuni confini territoriali di appartenenza, nel 1128; la testimonianza più antica, anche questa purtroppo non certa, sarebbe però da individuare in una pergamena, ora scomparsa, che riferiva della consacrazione dell'altare maggiore nell'anno 1101. La prima attestazione certa dell'esistenza della pieve risale al primo quarto del XIII secolo; per la chiesa, invece, si risale al 1231, grazie ad un documento che riporta il nome del primo arciprete, Warimberto. La chiesa ci giunge nelle sue forme odierne grazie ad una ricostruzione in stile clesiano operata nella prima metà del XVI secolo. La facciata a spioventi è parzialmente occultata dal volume del campanile presso l'estremo destro; al centro presenta un portale lapideo a tutto sesto, strombato, protetto da una tettoia in lamiera metallica. La parte sinistra della facciata è ritmata da due contrafforti digradanti a sezione rettangolare. In centro, sopra il portale, si apre un oculo strombato profilato da un motivo a cordone. La fiancate sono percorse dallo zoccolo visibile in facciata. Il prospetto meridionale presenta la mole del campanile affiancato da un ambiente emergente, ed è ritmato da tre contrafforti a sezione quadrangolare; sono presenti un ingresso laterale dotato di portale lapideo a tutto sesto protetto da una tettoia metallica e due finestre a doppio profilo trilobato. A livello del presbiterio emerge il volume della sacrestia. La fiancata sinistra è ritmata, a livello della navata, da cinque contrafforti a profilo quadrangolare dotati di basamento; all'altezza della seconda campata è presente il corpo emergente della cappella laterale interna; a seguire, un ingresso laterale dotato di portale lapideo archivoltato a tutto sesto sovrastato da una tettoia in lamiera e una finestra a doppio profilo trilobato. A livello del presbiterio è inserito un corpo aggiunto. Il prospetto orientale rivela il profilo poligonale dell'abside, i cui stipiti sono marcati da contrafforti a sezione triangolare e le pareti sono aperte da una finestra a doppio profilo trilobato e da un oculo. Il campanile presenta un fusto quadrangolare dotato di zoccolo, ripartito da cornici e recante quadranti sui prospetti meridionale ed occidentale. La cella campanaria è aperta, sui quattro lati, da una monofora ogivale dotata di cornice lapidea. La cuspide, in lamiera metallica, è a piramide quadrata a blanda pendenza, coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta tre navate, scandite in quattro campate da ampie arcate a sesto acuto, sostenute da pilastri lapidei a sezione ottagonale, dotati di basamento e capitello composito. Presso l'imposta delle arcate insistono le nervature lapidee delle volte reticolari che coprono gli ambienti; all'altezza dell'arco santo le arcate sono rette da imponenti peducci lapidei ornati a bassorilievo. In controfacciata si impone il volume della cantoria, sostenuta da due colonne lapidee. La prima campata della navata laterale destra è occupata dal volume dell'ambiente d'accesso ai locali del campanile. A livello della seconda campata, la navata laterale sinistra è aperta da un'arcata a tutto sesto su una cappella laterale, coperta da una volta a botte. Le navate laterali sono aperte da un'ampia arcata a tutto sesto verso la terza campata su due nicchie ospitanti altari lignei. L'arco santo a sesto acuto, sostenuto da pilastri murali lapidei, introduce all'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, dotato di accesso lapideo architravato ai locali della sacrestia e degli ambienti di servizio presso le pareti laterali.
19/05/2022
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Trento)