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Chiesa di Sant'Apollinare
La piccola chiesa, orientata ad est, tradisce nell'intitolazione a Sant'Apollinare, primo vescovo di Ravenna, un'origine altomedievale, probabilmente intorno all'VIII secolo; tuttavia la prima menzione documentaria risale al 1395. L'edificio sacro era in origine custodito e officiato da una comunità di monaci. Dopo fasi alterne di abbandono e ripristino, la soppressione del 1782 e il danneggiamento bellico, la struttura è stata interamente restaurata nel 1983. La semplice facciata a capanna presenta un portale in pietra ad arco ribassato e un oculo; sul lato destro si sviluppa un portico a pianta rettangolare sostenuto da due pilastri e coperto da una tettoia a spiovente unico, con un altare in pietra addossato alla parete est e i lati ovest e sud chiusi da una cancellata in ferro. Sempre sul lato destro si trova il campaniletto a vela, prosecuzione in verticale della parete dell'arco santo. L'interno, accessibile anche dal portico laterale, è interamente ornato da riquadri affrescati su due registri, attribuiti ai pittori locali Giorgio e Giacomo da Riva e databili alla seconda metà del Trecento. L'abside semicircolare è elevata di un gradino ed è illuminata da tre strette monofore centinate e strombate, aperte nel 1882. La chiesa è regolarmente officiata nel periodo estivo.
19/05/2022
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Trento)