chiesa
parrocchiale
Chiesa di San Floriano
La chiesa di San Floriano a Lizzana, a lungo sede dell'omonima pieve che si estendeva a comprendere Rovereto e parte della Vallarsa, venne costruita nelle forme originarie intorno al XII secolo; menzionata per la prima volta nel 1194, risulta dal testamento castrobarcense del 1319 gestita da un collegio clericale preposto al controllo della pieve. Il primo ampliamento documentato è quello relativo agli interventi secenteschi diretti da Antonio Carloni, capomastro intelvese. Al secolo XVIII risalgono diversi interventi presso gli altari laterali a cura di maestranze castionesi, mentre al primo quindicennio di quello successivo si deve la definitiva assunzione dell'assetto architettonico odierno grazie agli interventi promossi dall'allora arciprete Bartolomeo Scrinzi.La facciata, timpanata, è divisa orizzontalmente in due ordini da una trabeazione interrotta nella parte centrale, dove è situato il portale d'ingresso, lapideo e architravato, coronato da un frontone sostenuto da modiglioni. L'ordine superiore è ritmato da lesene tuscaniche secondo un ritmo ABA a sostegno della trabeazione su cui si innesta il frontone, cimato da una croce apicale; al centro del timpano è un oculo. La fiancata sinistra presenta un ordine inferiore aggettante rispetto a quello sovrastante; quello superiore è diviso in tre settori da lesene intervallate da finestre termali. La porzione terminale della navata è occultata dal campanile, in parte incluso nel braccio meridionale del transetto; la testata di questo presenta un accesso laterale elevato da gradini dotato di un portale lapideo e architravato, affiancato su un livello falsato da una finestra rettangolare e inferriata su entrambi i lati. A seguire, un corpo aggiunto a pianta quadrangolare, aderente al braccio del transetto e alla parete del presbiterio. Il fianco destro, parzialmente occultato dalla canonica, presenta il medesimo schema architettonico del prospetto sinistro. Il prospetto posteriore rivela il profilo del presbiterio a base rettangolare, aperto da una finestra lunettata sui tre lati. La torre campanaria presenta un fusto quadrangolare con quadrante dell'orologio sui lati ovest e nord; la cella campanaria soprastante, aperta da una monofora a tutto sesto su ogni lato, è sormontata da pinnacoli angolari e dalla cuspide conica in cotto veronese, che risulta secata da una sporgenza in muratura aperta da un'arcata a tutto sesto su ogni lato. L'interno presenta una navata unica scandita in quattro campate da ampie arcate a tutto sesto nel cui incasso sono ospitati gli altari laterali marmorei alternate ad un sistema di paraste a sostegno della trabeazione su cui si imposta la volta a botte a tutto sesto che copre l'ambiente; questa risulta secata da unghie originate da lunette insistenti sulla trabeazione aperte da finestre termali. La prima campata della navata presenta il volume della cantoria lignea e la nicchia presso la parete destra ospitante il fonte battesimale storico. Al termine della navata si trova il settore centrale del transetto, elevato da un gradino, dove è sito l'altare verso il popolo; ai lati di questo si sviluppano da ampie arcate a tutto sesto poggianti su pilastri angolari i bracci del transetto, coperti da volte a vela sostenute dalla trabeazione poggiante su paraste del medesimo tipo di quelle nella navata. Il braccio sinistro presenta accessi ai locali del campanile e alla cappella laterale orientale. Il presbiterio a pianta rettangolare, coperto da una volta a botte unghiata, presenta gli accessi ai locali di sacrestia sul lato destro e alla cappella laterale mediante portali lapidei e architravati. La trabeazione interna è ornata da teste di putti in stucco al di sopra delle paraste. La volta della navata presenta specchiature entro cui sono presenti dipinti ad affresco con la Trinità, San Floriano, Sant'Antonio Abate; in facciata sono presenti affreschi con il Giudizio Universale e San Cristoforo.
19/05/2022
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Trento)