chiesa
parrocchiale
Chiesa dei Santi Vito Modesto e Crescenzia Martiri
L'attuale edificio sorge su una precedente struttura, di cui non si hanno notizie certe, sulla quale nel 1437 ne venne costruita una seconda. L'odierna chiesa è stata eretta nel 1745 per volontà del patriarca Daniele Delfino e venne consacrata nel 1752. La facciata, dall'aspetto esterno modesto, è arricchita solo dal portale maggiore realizzato dagli scultori Mattiussi. L'ambiente interno è ad aula unica sulla quale si aprono sei nicchie ciascuna arricchita da un altare settecentesco. Nel presbiterio è collocato l'antico altare proveniente dalla precedente chiesa e ultimato nel 1733 con due sculture eseguite dai Mattiussi. Appese alle pareti del presbiterio troviamo le portelle dell'organo realizzate da Pomponio Amalteo, che in origine avevano la funzione di chiusura dello strumento: esse rappresentano la "Samaritana al pozzo", "Maddalena ai piedi di Cristo in casa di Simone il fariseo" e la "Lavanda dei piedi" datate 1566. Le tavole della cantoria raccontano episodi della passione dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia. Nel 1533 l'Amalteo realizza anche una pala "Sacra Conversazione con i Santi Sebastiano, Rocco, Apollonia e Cosma"; nel 1546 una "Resurrezione di Cristo" collocata sopra la porta della sacrestia; infine una "Deposizione" o "Compianto sul Cristo morto" dipinta come ex voto nel 1560. L'opera "Madonna del Rosario" è stata solo iniziata dall'Amalteo per essere poi portata a termine nel 1588 dal genero Giuseppe Moretto. L'opera più antica del duomo è il trittico con "Madonna in trono con il Bambino e i santi Pietro e Paolo" eseguito da Andrea Bellunello nel 1488.
19/05/2022
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Concordia - Pordenone)