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parrocchiale
Chiesa di San Benedetto Abate
La chiesa di San Benedetto Abate è situata nel centro storico della città di Fabriano e fu fondata nel XIII secolo da San Silvestro dei Guzzolini da Osimo il quale creò qui una comunità per i suoi monaci. Chiesa e monastero ad essa annesso acquisirono negli anni sempre più prestigio e furono più volte ampliati e riedificati. L'edificio ecclesiastico che vediamo oggi risale all'ultimo rifacimento di fine 1500 e presenta poche tracce dell'originario duecentesco.
La chiesa è posta nell'angolo est dell'ex monastero, si manifesta quindi all'esterno con due prospetti liberi immersi nel tessuto edilizio. Il prospetto laterale è caratterizzato da una muratura discontinua, in basso in blocchi di pietra e in alto in mattoni, segno più evidente delle stratificazioni storiche e della vecchia fabbrica duecentesca che era più bassa e più piccola. Qui, inoltre, troviamo riutilizzati, in maniera scomposta, parti del portale originario riutilizzate nel paramento murario. La facciata principale, alla quale si accede tramite un piazzale oggi adibito a parcheggio, risale al 1764 ed è rimasta incompiuta nella parte superiore, ha profilo a capanna ed è caratterizzata da una grande finestra ovale centrale. La porzione inferiore è divisa verticalmente in tre parti da paraste incompiute e ospita i tre portoni di ingresso circondati da portali di pietra decorati. Il portale principale è più alto degli altri due ed è inserito nell'avancorpo centrale. Ai lati, in asse con gli ingressi laterali, sono presenti due nicchie vuote con semi-cupola decorata a conchiglia.
L'interno è a pianta rettangolare ad una sola ed ampia navata con dieci altari laterali e uno sfondo scenografico costituito da tre grandi arcate aperte nell'abside circolare che danno accesso al vano retrostante del coro. La navata è coperta da una volta a botte lunetta, che ospita delle ampie finestre, ed è suddivisa in campate da coppie di lesene che decorano i pilastri delle cappelle laterali e trovano continuità nelle cornici della copertura. Molto presenti e caratterizzanti sono gli stucchi, gli ori e i dipinti, in maggioranza eseguiti in stile barocco fra il Cinquecento e il Seicento, che ricoprono tutte le superfici interne. Nel prospetto interno in cui si apre l'arco trionfale che conduce all'abside sono presenti due porte delle quali quella di destra conduce alla sottostante cripta a pianta ovale del 1586. Il presbiterio è rialzato di alcuni gradini ed è coperto da una volta a catino riccamente decorata con statue e dipinti in mezzo ai quali si aprono le grate di una galleria che circonda tutta la chiesa e che, un tempo, era collegata al monastero. Attraverso le arcate dell'abside si accede alla stanza rettangolare del coro che ospita pregiati scranni lignei sormontati da affreschi attribuiti a Simone De Magistris.
La chiesa ha oggi perso la sua centralità nella vita religiosa cittadina, è adibita a culto ma viene utilizzata saltuariamente, spesso a supporto delle funzioni della vicina chiesa Cattedrale di San Venanzio. Il monastero annesso, dopo le soppressioni ottocentesche che costrinsero i monaci ad andarsene, fu utilizzato come luogo per l'istruzione e oggi, dopo la chiusura per ristrutturazione causata dal terremoto del 1997, per scopi culturali vari.
19/05/2022
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Fabriano - Matelica)