chiesa
parrocchiale
Chiesa dello Spirito Santo
Il monumento seicentesco ha conservato fino ai giorni nostri il suo volto originario, almeno nelle parti esterne. Le masse architettoniche e le membrature dell'edificio sono rimaste inalterate, mentre sono andate distrutti gli antichi elementi di arredo. All'esterno la chiesa e l'annessa sacrestia si presentano come un complesso architettonico dalle dimensioni modeste. L'interno è a navata unica, con copertura a volta e con in fondo il catino absidale. La chiesa è stata fatto oggetto di diversi interventi di consolidamento e restauro concernenti prevalentemente gli interni e la copertura dell'edificio. Nel secolo XX si hanno i primi lavori di restauro altri ne seguiranno il 1973 allorché si realizzò l'altare maggiore in onice del Pakistan e si rivestirono in marmo le pareti del presbiterio, con lastre di granito il pavimento. I lavori più consistenti furono eseguiti agli inizi del Novecento, nel biennio 1906-1907, ed ebbero una tale portata da cancellare interamente quasi ogni traccia del volto seicentesco della chiesa per opera dell'architetto Tanzarella. I lavori di consolidamento e restauro servirono soprattutto a porre un freno al degrado della struttura provocato dall'umido.
L'esterno della chiesa è a campo unico con paraste laterali leggermente aggettanti. La facciata è coronata da un frontone spezzato con al centro lo stemma lapideo del vescovo Meligne e il millesimo 1637. Due volute laterali raccordano la parte centrale del frontone con lo stemma lapideo.
Il portale è molto più antico della chiesa essendo stato realizzato nel 1450 e originariamente situato sul frontespizio della riedificata chiesa di Ognissanti definitivamente abbattuta nel 1870. L'architetto Ferdinando Ayroldi recuperò allora il portale e lo inserì sul prospetto di Santo Spirito. Si tratta di un portale con lunetta e cuspide. Nella lunetta si trova scolpita a rilievo la Dormitio Mariae con la Vergine sul letto di morte vegliata dagli apostoli e dagli angeli e con ai piedi del letto in atteggiamento orante il committente dello stesso da Luigi Greco individuato nella persona del vescovo Nicolò de Arpone (1437-70). Sopra la lunetta è la rappresentazione della Vergine assunta in cielo. Sulla trabeazione è la scena dell'Annunciazione con l'angelo a sinistra e la Vergine a destra.
Gli interni della chiesa, ad unica navata con volta in pietra lunettata, conservano poche opere di pregio artistico. L'architettura è sobria e i quattro altari della navata sono tutti uguali nello schema compositivo. I commessi marmorei sono decorati.
Il primo altare a sinistra dedicato a Sant'Oronzo, il secondo a Sant'Anna. Sul lato destro della navata, in nicchia, è il fonte battesimale con le statue di San Giovanni e del Cristo.
19/05/2022
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Brindisi - Ostuni)