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Chiesa di Santa Maria di Montemarte
La villa di Casemasce, localizzata sulla destra del Tevere, fu fondata nel 1470, in tenuta di Monte Marte, da Mascio di Matteo d’Acqualoreto, da cui anche il nome di Case di Mascio. Il villaggio fu aggregato alla Parrocchia di Quadro fino al 1580, quando fu eretto in parrocchia.
L'attuale chiesa parrocchiale, eretta in luogo dell'originaria coeva della villa, è dedicata a Santa Maria di Montemarte, costruita, come testimoniato dall'iscrizione sull'architrave in travertino del portale d'ingresso, nell'anno 1929, con caratteri neoromanici.
Si tratta di un impianto a navata unica, intonacata e tinteggiata, coperta con volta a botte sviluppata su tre campate, sorretta da sottarchi poggianti su paraste doriche. Lungo i fianchi dell'aula si aprono due cappelle laterali, introdotte da archi a tutto sesto, con altrettanti altari marmorei; in marmi policromi si mostra anche l'altare maggiore, collocato su una pedana, all'interno del presbiterio sollevato di un solo gradino; sulla parete di fondo, un dipinto del pittore manierista orvietano Cesare Nebbia, vissuto tra il XVI ed il XVII secolo.
All'esterno, le pareti laterali si presentano in elementi sbozzati di pietra arenaria a facciavista, al contrario della facciata, murata a cortina con blocchi squadrati di marmo bianco e rosa della vicina Prodo; la stessa, a due spioventi coronati da archetti pensili, è caratterizzata dalla presenza del portale ad arco, con lunetta decorata in ceramica, e del sovrastante rosone, entrambi incorniciati con travertino.
La torre campanaria, anch'essa in pietra arenaria a vista, è collocata sul retro dell'edificio.
19/05/2022
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Orvieto - Todi)