La ricostruzione degli ordinamenti di un archivio parrocchiale non può prescindere dal Concilio di Trento (i cui decreti furono resi esecutivi dalla bolla «Benedictus Deus» del 25 gennaio 1564), che sancì l’obbligatorietà di lasciare memoria scritta dei battesimi e dei matrimoni amministrati in ogni parrocchia. I formulari per redigere queste scritture furono codificati nel 1614 da papa Paolo V nel «Rituale romanum», che stabiliva la compilazione di cinque diversi tipi di libri: dei battezzati, dei confermati, dei matrimoni, dei defunti e dello stato delle anime. Successivamente, con la costituzione «Maxima vigilantia» del 14 giugno 1727, papa Benedetto XIII imponeva ai vescovi, ai capitoli e ai superiori delle case religiose di tutta Italia di erigere un archivio fornito di archivista, ed inoltre determinava quali scritture fossero da conservare negli archivi religiosi, tra cui quello parrocchiale. Queste norme furono confermate dal Codice di diritto canonico promulgato nel 1917.
A livello territoriale sono poi da considerare le disposizioni emanate dai vescovi o dai sinodi diocesani. A tale proposito si segnalano le prescrizioni contenute in appendice al Sinodo diocesano tenutosi a Massa nel 1940 (costituzione sinodale 149 n. 2), le quali stabiliscono che il materiale documentario presente nelle parrocchie deve essere diviso in tre reparti denominati: “Libri canonici”, “Libri amministrativi della Chiesa, del Beneficio e di altri Enti” e “Carteggio”.
Il riordino operato nel 2013, in occasione del trasferimento presso l'Archivio Storico Diocesano di Massa, ha rispettato le prescrizioni sinodali nei limiti consentiti dalle norme internazionali di descrizione archivistica, in conformità alle quali si è provveduto ad enucleare e a descrivere separatamente la documentazione prodotta da enti autonomi rispetto alla Parrocchia. In particolare il trattamento dell'archivio parrocchiale di Torano ha reso possibile l'individuazione della documentazione prodotta dall'Opera parrocchiale di Torano (ente preposto all'amministrazione di quella parte di sostanze riservate alla manutenzione dell'edificio sacro e alle spese del culto) e da quattro associazioni religiose laiche: la Compagnia del Santissimo Sacramento di Torano, la Congregazione del Rosario di Torano, la Confraternita della Dottrina cristiana di Torano e l'Azione cattolica. Sezione di Torano.

• Parrocchia di Santa Maria Assunta (Torano (Carrara), 1599 - 1987)

• Parrocchia di Santa Maria Assunta <Torano (Carrara), 1599 - 1987>
  

• Paola Cervia
• Francesca Frugoni