L'archivio parrocchiale di Villa d’Almè è attualmente conservato presso un locale della casa parrocchiale, attigua alla chiesa dei Santi Faustino a Giovita.
Non esistono molte notizie relative agli spostamenti che si sono susseguiti nel tempo, con ogni probabilità prima del suo trasferimento nella sede attuale, l'archivio era conservato presso la precedente sede della casa parrocchiale o la sagrestia della chiesa.
Non risultano notizie relativamente a dispersioni o eventi traumatici che hanno portato alla distruzione parte della documentazione, tuttavia se paragonato al patrimonio di altre parrocchie della medesima dimensione e longevità, il materiale arrivato ai giorni nostri risulta essere di modesta entità.
Dalla rilevazione eseguita nel 1997 nell'ambito del progetto di Censimento degli archivi parrocchiali della Diocesi di Bergamo, risultavano 25 buste e 105 registri, ed erano già state evidenziate alcune tipologie documentarie quali visite pastorali, libri anagrafici e di sacramento, legati, cappellanie, atti notarili, atti della fabbriceria, carteggio con le autorità ecclesiastiche e civili, atti delle associazioni laicali.
Al momento dell'intervento di riordino lo stato di conservazione delle carte era buono, tuttavia l'archivio si presentava come disordinato e rimaneggiato in alcune parti, con dei raggruppamenti arbitrari eseguiti probabilmente con scopi amministrativi (es. fascicoli “Carte inutili del ‘700”, “Carte inutili dell’800” e via dicendo).
Un riordino pregresso, avvenuto all’incirca nella seconda metà del secolo XIX, è palesato indicazioni sulle camice dei fascicoli in cui è riportata una collocazione (numero di busta e fascicolo) con una breve descrizione delle pratiche in essi contenuti. Inoltre sono della stessa mano dei brevi regesti che si trovano sul verso di alcuni documenti (soprattutto per quanto riguarda legati, testamenti e altri atti notarili).
Verosimilmente la stessa mano ha prodotto l’unico strumento di corredo vero e proprio dell’archivio, che fotografa la situazione dell’archivio all’anno 1877 e che qui si riporta integralmente.

“Elenco dei registri, documenti e carte esistenti nell'archivio della Fabbriceria della chiesa parrocchiale di Villa d'Almè verificato il 29 maggio 1877 milleottocentosettantasette.
1. Registro crediti Fornace scritto in poca parte
2. Registro di capitali dal 1807 al 1835 ultimato
3. Carte relative all'eredità Piazzoli e conseguente causa ultimata con aggiustamento, dando un ottavo della sostanza ai pretendenti Gasparini e il resto alla chiesa
4. Faldone contenente 1° Molte ordinanze delegatizie e governative dal 1802 al 1852, 2° Una visita quinquennale dal 1848 al 1853, 3° Istruzioni e moduli per affittanza e conti preventivi e consuntivi, del 1803.
5. Altro faldone contenente 1° Molte scritture di livelli e capitoli mutuati ora non più in corso, 2° Scrittura di contratti privati compresa la Fornace, più in uso.
6. Faldone contenente 1° Carte relative alla divisione tra la fabbriceria di Villa d'Almè e gli Oratori di Bruntino, 2° Altre riguardanti la riparazione fatta attorno al coro della chiesa parrocchiale, 3° Prospetto dei beni e un quinternetto di scossa del 1832 al 1847 ora inservibili.
7. Faldone contenente 1° Atti di contratti privati di data antica senza valore, 2° Ordinanze diverse inservibili dal 1807 al 1835, 3° Note sub.li dal 1816 al 1835
8. Libro d'entrata e spesa dal 1693 al 1803
9. Altro libro mastro inusato e lacero
10. Faldone contenti mandati e quietanze di pagamenti sulla Fabbriceria di Villa d'Almè dal 1807 al 1820 inclusivo.
11. Simile contenente mandati e quietanze di pagamenti sugli oratori di Bruntino dal 1807 al 18035
12. Faldone contenente mandati e quietanze della Fabbriceria di Villa d'Almè dal 1821 al 1833 inclusivo.
13. Altro idem dal 1834 al 1841
14. Idem dal 1842 al 1847
15. Idem dal 1848 al 1850 inclusivo
16. Mandati e quietanze dal 1857 al 1862
17. Due cartelloni grandi esposti ai funerali del Molto reverendo sig. don Antonio Mussita parroco
18. Libro dei livelli dal 1740 al 1806
19. Tre libri di mandati dal 1812 al 1861 esecutivi
20. Nove libri o vacchette di data recente
21. Vari quinternetti di scossa, laceri ed interpolati dal 1693 al 1832
22. Registro del capitale della Quaresima
23. Conto fornace dal 1839 al 1846
24. Costituto degli eredi Gessani informe
25. Carte relative a legati messa dal 1832
26. Libro d'incanti dei beni della chiesa in affitto nel 1815
27. Elenco a stanza dei legati pii di questa chiesa
28. Stampiglie per morosi, un ciottolo di legna, penne e buste
29. Faldone contenente i conti consuntivi dal 1819 al giorno d'oggi, cioè a tutto il 1876
30. Faldone il più importante contenente 1° Copie d'istrumenti di capitali in corso, 2° Copie d'istrumenti per livelli in corso ed atti di ricognizione in data 10 novembre 1874, 3° Carte relative a costituti di messe ed affrancazione di livelli mendiante compra di rendita pubblica, 4° Legati o testamenti a favore della chiesa con onere di messe, 5° Protocollo d'asta dei beni allivellati il 26 marzo 1832 e copie di strumenti di permute tra fabbriceria, Baglioni e perroci locali, 6° Carte relative a donazioni, 7° Carte private e lettere pure private dal 1853 al 1856, 8° Carte riguardanti la fornace
31. Libro cassa dal 1807 ad oggi
32. Libro intorno ai benefattori della chiesa
33. Libro di capitali, livelli ed entrate della chiesa
34. Ordinanze e moduli in vigore
35. Libro di scossa dal 1861 fino ad oggi
36. Faldone di carta di moduli etc etc da adoperarsi e non ancora usati
37. Vacchetta di sagrestia dal 1864 al 17 luglio 1875
38. Tre libri dei legati dal 1852 al 1864
39. Cabreo, o mappa dei fondi e livelli della chiesa.”

Non avendo trovato traccia di un titolario proprio, per l'ordinamento è stato adottato il piano di classificazione utilizzato dall'Archivio storico diocesano di Bergamo per il riordino degli archivi parrocchiali, con alcune modifiche introdotte per adeguare il modello alla documentazione prodotta e ricevuta dalla parrocchia.
A questo ordine sono state fatte alcune eccezioni per evitare ulteriori manipolazioni della documentazione. Ad esempio, un precedente intervento di riordino sommario ha prodotto una serie di fascicoli relativi ai lavori che hanno interessato la chiesa parrocchiale ed i suoi fornitori.
Questi fascicoli riportano sulla camicia il nome dei professionisti che hanno operato a contatto con la parrocchia e riuniscono materiale di diverso tipo, soprattutto contabile, come fatture, ricevute, note spese e del carteggio interlocutorio.
È stato scelto di conservare questi fascicoli, non essendo ormai possibile ricollocare le carte al loro posto di provenienza; per i fascicoli con molto materiale, sono state create delle cesure cronologiche al fine di creare delle cartelle di più facile consultazione.
È stato stabilito di creare un'unica sezione che riunisse sia l'archivio storico sia l'archivio di deposito (ovvero degli ultimi quarant'anni), tale scelta è stata motivata dal desiderio di evitare una frammentazione che alcune pratiche avrebbero dovuto necessariamente subire.
La numerazione è quindi a serie aperta, e implementabile con il materiale dell'archivio corrente al momento conservata presso la segreteria parrocchiale.

Il software utilizzato per la schedatura delle carte è il software Cei-Ar TS, messo a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana per il riordino e l'inventariazione degli archivi parrocchiali.
Le fasi di riordino delle singole unità hanno anche previsto il condizionamento delle carte, la sostituzione delle camicie e dei faldoni nei casi di ammaloramento o lacerazione del materiale e la cartulazione di tutti i registri e dei fascicoli di antico regime.
Per ogni unità sono stati indicati i campi minimi di descrizione, quali il numero di posizione nella serie, gli estremi cronologici, la descrizione formale del pezzo, il numero di carte, il titolo, il contenuto, la presenza di eventuali allegati, il nome del compilatore e la data di compilazione.
Per ogni categoria e classe è stato redatto un piccolo cappello introduttivo con notizie relative al contenuto della partizione ed eventuali lacune nella documentazione.
Tutte le operazioni descritte sono state svolte sotto la supervisione dell'Archivio storico Diocesano di Bergamo, che ha inoltre curato i rapporti con la Conferenza Episcopale Italiana.

• Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita martiri (Villa d'Almè, 1449 - 1986)

• Roberta Capelli