• Denominazione attribuita

    Fondo dell'Associazione Nazionale San Paolo per gli oratori ed i circoli giovanili di Brescia

  • Descrizione contenuto

    Confederazione Italiana Oratori e Circoli Giovanili - A.N.S.P.I. (Associazione Nazionale San Paolo degli Oratori e dei Circoli Giovanili)
    Nel 1958 a mons. Belloli viene assegnato l’incarico di dirigere l’Ufficio Catechistico della Diocesi di Brescia e il 14 maggio 1962 viene nominato Perito conciliare; in questo contesto di rinnovamento pedagogico nasce l’idea di istituire un’associazione nazionale di tutti gli oratori e circoli. Scartato il disegno iniziale di istituire una Confederazione Nazionale degli Oratori e Circoli Giovanili, prende corpo il progetto di un’Associazione Nazionale dedicata al nuovo papa Paolo VI.
    La prima Assemblea Nazionale si riunisce a Bologna, dal 3 al 6 luglio 1963, presieduta dal Cardinale Giacomo Lercaro con lo scopo di unificare, sul piano nazionale, le Federazioni degli Oratori e dei Circoli Giovanili. Il progetto è incoraggiato da Paolo VI, dalla Presidenza e dalla Segreteria della C.E.I. (Cardinale Siri e mons. Castelli). L’Assemblea, al termine dei lavori, nomina presidente nazionale dell’Associazione mons. Giovanni Battista Belloli e segretario mons. Carlo Pedretti della diocesi di Cremona, cofondatore dell’associazione.
    Grazie alla tenacia di mons. Giovanni Battista Belloli l’ANSPI ottiene - con decreto del Presidente della Repubblica del 4 ottobre 1966 - il riconoscimento civile, ufficializzato con DPR n. 927 e pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 283 del 12 novembre dello stesso anno. Fruire di un patrimonio di fondazione, è una delle condizioni per ottenere il riconoscimento civile e il conseguimento della personalità giuridica: mons. Belloli non esita ad acquistare, anche grazie ai suoi personali risparmi, la villa Miramonti di Monte Velo di Arco, strutturandola coma scuola per la formazione degli educatori e dei catechisti.
    Mons. Giovanni Battista Belloli rimane in carica fino al 1992, gli subentra mons. Michele Pinna (1994-1997) che prosegue fedelmente l’attività del fondatore puntando in particolare sulla formazione, sui contatti con i comitati territoriali e sul sostegno agli oratori.
    Paolo Petralia (1997-1999), successore di mons. Pinna, è il primo presidente laico alla guida dell’Associazione, egli incrementa gli incontri annuali - vissuti come festa - con l’intento di ampliare la partecipazione e la strutturazione territoriale. Le feste hanno lo scopo di coinvolgere i ragazzi, gli educatori e le famiglie per condividere l’esperienza associativa. In questo periodo, a causa del decreto legislativo sul riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (460/1997), vengono rinnovati gli statuti.
    Per problemi di contrapposizioni e disaccordi interni la presidenza nazionale viene affidata, dal 2000 al 2001, a mons. Giulio Bernardinello.
    La morte inaspettata di mons. Pinna (nel 1997) e poi, a distanza di pochi anni (nel 1999), anche di mons. Belloli e le improvvise alternanze alla guida dell’Associazione, creano un grande disorientamento. Le polemiche e i diversi punti di vista portano alla scissione e alla nascita di “Noi associazione”.
    I presidenti successivi, mons. Tucci e mons. Vezzosi, cercheranno di ristabilire l’equilibrio e ripristinare l’identità dell’associazione. Mons. Filippo Tucci (2001-2004) crea il Centro Studi, cercando di amalgamare lo studio e la progettazione con lo sviluppo non solo quantitativo, ma anche educativo e culturale, dell’ANSPI. Viene redatto un nuovo statuto e un nuovo regolamento nazionale, approvato il 25 ottobre 2002.
    Ai sensi della legge quadro nazionale (L. 383/2000) l’ ANSPI ottiene il riconoscimento di Promozione Sociale, con l’iscrizione al registro nazionale decretata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali il 21 novembre 2002.
    Nel 2004 subentra mons. Antenore Vezzosi, che dirige l’Associazione sino al 2010. L’anno Paolino è il pretesto per dare un impulso innovatore alle varie attività. Per acquistare la sede nazionale in città, viene venduta la Casa di Monte Velo di Arco.
    Nel 2010 viene nominato presidente don Vito Campanelli, che punta all’identità associativa e valorizza le radici fondanti dell’associazione.
    E’ possibile focalizzare i principi e l’identità dell’ANSPI esaminando la Carta associativa dei Valori: la scelta associativa, nazionale, civilistica, l’essere a servizio degli Oratori e dei Circoli, l’attuare concretamente il principio dell’educazione integrale. L'Associazione è apolitica e senza fini di lucro è finalizzata a sostenere, in campo ecclesiale e civico, le istanze degli aderenti ai Circoli, Oratori e altre istituzioni similari su tutto il territorio nazionale, in collegamento anche con le altre realtà europee. Cura inoltre lo sviluppo e il coordinamento sul territorio nazionale degli Oratori, dei Centri Sociali Comunitari, dei Circoli e altre Istituzioni.
    L'Associazione è composta da vari settori associativi: ANSPI SPORT, EVAN, Ente Volontariato ANSPI Nazionale, EAPA, Ente Addestramento Professionale ANSPI, ETECA, Ente Turistico Educativo Culturale ANSPI, CESTA, Centro Studi Teatrali ANSPI, CESMA, Centri Studi Musicali ANSPI, CESCA, Centro Studi Cinematografici ANSPI.
    Essendo un'associazione riconosciuta, offre ai propri aderenti una serie di servizi tra cui assicurazione e riconoscimenti legali e fiscali per ogni tipo di attività (bar, gite, manifestazioni...).
    L'Anspi è presente in 17 regioni, 72 province e conta oltre 1800 società sportive affiliate nei “Circoli ed Oratori ANSPI” con circa 270.000 associati.

  • Références chronologiques

    1963 - 1981