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1. Altare

2. Ambone

3. Cattedra

4. Sede

5. Fonte battesimale

6. Custodia Eucaristica

7. Croce astile

Chiesa di Santa Maria Assunta e Santi Pietro e Paolo

Data del rilievo: 2011

Liturgical adequacy

L’adeguamento del presbiterio viene definito in modo stabile a partire dal 1982, in corrispondenza della visita alla città di papa Giovanni Paolo II, durante la quale viene presentato un plastico di studio della proposta di sistemazione, e su iniziativa del vescovo Luigi Morstabilini, in occasione del suo cinquantesimo anniversario di sacerdozio. Sarà però il suo successore, Bruno Foresti, a dedicare, il 21 giugno 1984, il nuovo altare opera, assieme all’ambone, dello scultore bolognese Luciano Minguzzi (1911-2004). La mensa eucaristica viene collocata sulla soglia del tronco absidale, in un notevole avanzamento dell’area presbiterale verso la congregazione, e poggia su una pedana il cui rivestimento viene variato nel colore in relazione al tempo liturgico. L’ambone, in forma di mensa della Parola, si colloca lateralmente, su uno dei gradini che distaccano il presbiterio dalla navata. La conformazione artistica di entrambi interpreta il tema della pianta di vite, resa in fusione di bronzo a sostenere la mensa rettangolare in marmo oppure l’aquila-leggio (similmente agli antichi amboni). La cattedra, inizialmente posta quale seduta lignea sui gradini dell’altare maggiore settecentesco, viene sostituita per decisione del vescovo Giulio Sanguineti che nel 2004 affida l’incarico artistico a Federico Severino (1953). L’opera, a sovrabbondante rilievo bronzeo, dello scultore bresciano è collocata dal 2005, secondo quanto richiesto, così come descritto nella relazione di progetto, quale perno baricentrico dell’area presbiterale, in asse con l’altare di Minguzzi, su un proprio podio gradinato a cavallo dei due livelli del presbiterio e in corrispondenza della lastra tombale del cardinale vescovo Angelo Maria Querini. Severino scrive di aver lavorato tenendo conto dei vincoli architettonici, contenutistici e funzionali avanzati dalla committenza: l’importanza e la dignità della cattedra da cui deriva l’identità della chiesa- madre, la connessione da ritrovare con i primi vescovi del IV secolo, Filastro e Gaudenzio, contemporanei di sant’Ambrogio, la collocazione del seggio vescovile quale cerniera fra antico e nuovo presbiterio, la necessità di produrre un arredo mobile e, non da ultima, l’armonizzazione con l’ambiente settecentesco, in dialogo con le altre opere contemporanee presenti nella cattedrale bresciana

INFORMATION

Anno di adeguamento
1982
Vescovo committente
Luigi Morstabilini
Artista/i che hanno lavorato all'arredo liturgico
Luciano Minguzzi , Federico Severino , Vincenzo Ludovici

Beni ecclesiastici in Web

BEWEB

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Lo spazio liturgico delle cattedrali - Diocese of Brescia

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta e Santi Pietro e Paolo

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