Layout

1. Altare

2. Ambone

3. Cattedra vescovile

4.Custodia eucaristica

5.Fonte battesimale

Data del rilievo: 2008

Liturgical adequacy

L’adeguamento liturgico del presbiterio della cattedrale di Asti, di carattere definitivo, è stato realizzato a partire dal1984 dall'architetto don Alessandro Quaglia, durante il vescovado di mons. Franco Sibilla (1980-1989). Si è trattato di un intervento piuttosto delicato per la specifica composizione dell'area absidale del duomo: occorreva infatti tener conto dei due presbiteri, quello inferiore, detto anche "Cora Senatorio" e quello superiore (creati in occasione dell'intervento di ingrandimento dell'edificio attuato nella seconda meta del Settecento) posti a livelli altimetrici differenti e chiusi da due distinte balaustre. II primo progetto, approvato nel marzo del1984 dalla Soprintendenza, fu in parte modificato poiché, all'avvio del cantiere, si rinvenì un vasto reperto di pavimento musivo attribuibile alla meta del XII secolo nell'area del presbiterio superiore. AI fine di lasciare in vista l'importante ritrovamento archeologico si decise di non mutare ne la posizione della balaustra superiore, ne quella dell'altare maggiore alfieriano e di ingrandire il presbiterio inferiore, rimuovendo la parte centrale della balaustra e ampliandolo in avanti nell'area del transetto, anziché verso il coro. II pavimento del nuovo presbiterio, oggi raggiungibile attraverso quattro gradini, fu innalzato di 25 cm rispetto al presbiterio precedente al fine di rendere visibile l'altare dal fondo della navata senza porlo su un'ulteriore predella. I sei pannelli che ornavano un pulpito composito rimosso dalla navata furono utilizzati per valorizzare la composizione dei nuovi arredi liturgici. Si tratta di sei pannelli lignei seicenteschi decorati con intarsi a motivi vegetali le cui tarsie non sono riempite con legno, com'è normalmente, ma con un impasto in cera e polvere color avorio. L'altare maggiore arricchito da tre dei citati pannelli sul fronte verso il popolo, ha le dimensioni di 1 m per 2,60 ed è posto a 7 m dalla prima fila di banchi. L'ambone, di analogo disegno, si trova in posizione avanzata e a sinistra dell'altare. La cattedra del Vescovo è attualmente in asse all'altare, ai limiti del presbiterio basso e davanti alla balaustra del presbiterio superiore, posta su una pedana che con due curve concave simmetriche si raccorda ai pilastri della crociera e accoglie i sedili per concelebranti. La sede del celebrante si trova a destra della cattedra. La cattedra e i sedili sono arredi di riuso e sono di disegno omogeneo tra loro. La conservazione eucaristica si trova nella cappella di San Filippo Neri, detta anche del Santissimo Sacramento (cappella sud del transetto). Addossato al pilastro destro del presbiterio si trova un altro tabernacolo a tempietto per l'esposizione del Santissimo, capolavoro in legno parzialmente dorato e arricchito con intarsi in madreperla. L'opera fu attribuita dalla studiosa Noemi Gabrielli a Pietro Piffetti, ma è più verosimilmente riferibile ad un intagliatore astigiano del XVIII secolo. II fonte battesimale, risalente al 1468, è stato realizzato per volontà del canonico arcidiacono Giacomo De Gentis, attualmente è collocato in prossimità della controfacciata. Un tempo tale fonte si trovava nell'antico battistero attiguo ai chiostri, sino al 1930 è rimasto poi nell'antica cattedrale di San Giovanni, tra il1930 e il1950 sistemato invece nella Torre di Santo Stefano, in fine portato in cattedrale nel 1950. Attualmente però non è utilizzato e il sacramento del battesimo viene impartito sui presbiterio, utilizzando un catino mobile. Non esiste una vera e propria penitenzieria, ma un box in acciaio e vetro riservato al perdono a sinistra dell'ingresso laterale e 12 confessionali lignei, distribuiti lungo le navate, peri canonici. L'impianto illuminotecnico e stato realizzato circa 25 anni fa, ma non soddisfa in quanta dotato di fari troppo grandi ed invasivi non adeguati ai momenti in cui si svolgono le liturgie.