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520 |a"Io non ho più interesse per niente e nessuno, rubo penne, passeggio per strade degradate, sbavo per una portinaia e basta, basta cosi", dice di sé il narratore di questa storia, un vecchiaccio sgradevole e scorretto, burbero, perfido. Irresistibile. E se la portinaia di cui si è invaghito - una donna sulla sessantina, attraente, 'sciabile'- accetta la corte di un barista con i denti rifatti; se la sua ex moglie, che era "un vortice di generosità, di capricci, di ovulazioni, di piccole iniziative stupefacenti", lo guarda come se fosse il suo gommista; se con la figlia parla per lo più del tempo, a lui non resta che raccontare, divagando, di tutto questo. E raccontare di Armando, il suo migliore amico. La parte buona del carciofo che è lui. Una persona rara, gentile, positiva. Con un progetto folle in testa. Si, perché se tutti vogliono lasciare qualcosa dopo la loro morte, "chi una tabaccheria avviata, chi un grande romanzo, qualcun altro una collezione di lattine di birra", Armando vuole lasciare un amore. Si è messo in testa che due ragazzi del quartiere che ancora non si conoscono, Chiara e Giacomo, sarebbero una coppia perfetta, e intende dare una mano al destino. Pretesa, questa, che l'intrattabile vecchiaccio reputa ridicola e tenta di osteggiare in tutti i modi. Ma dopo aver impiegato oltre settant'anni per convincere gli altri a non contare su di lui, si ritroverà coinvolto dalla fastidiosa, insistente, implacabile fiducia nella vita di Armando.
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330 $aTutti vogliono lasciare qualcosa dopo la loro morte, chi una tabaccheria avviata, chi un grande romanzo, qualcun altro una una collezione di lattine di birra. L'anziano pizzicagnolo Armando, dopo aver perduto le due cose che più gli stavano a cuore, vuole soltanto lasciare un amore, le cui straordinarie potenzialità è sicuro di intravedere in due ragazzi che ancora non si conoscono: pretesa questa che il suo migliore amico, un vecchiaccio sgradevole e scorretto, che poi è anche il narratore della nostra storia, reputa ridicola e che perciò tenterà di osteggiare in tutti i modi. Dopo aver impiegato oltre settant'anni per convincere gli altri a non contare su di lui, l'intrattabile vecchiaccio si ritroverà coinvolto dalla fastidiosa, insistente, implacabile fiducia nella vita che Armando riesce a infondere nelle persone che lo circondano. Forse, a differenza dell'amore, nell'amicizia si accettano le profonde diversità dell'altro. Fino a subirne preoccupanti influenze...|
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