Diocesi di Cerreto Sannita - Telese - Sant'Agata De' Goti
Chiesa della Santissima Trinità
La facciata principale
Veduta dell'aula dall’ingresso
Veduta dell'aula dal presbiterio
L'altare tridentino
La cattedrale di Cerreto Sannita è un complesso, rinnovato in stile tardobarocco, che ha vissuto numerose trasformazioni e vicende costruttive piuttosto controverse, dovute prevalentemente ai danni subiti dai periodici e tragici eventi sismici che hanno colpito la città nelle diverse epoche.
Le vicende costruttive della chiesa in età moderna risultano pertanto direttamente legate alla storia della città; la data di origine del complesso è presmibilmente collegata alla costruzione ex novo dell’antica Cominio Cerito (ricordata da Livio nella seconda guerra punica) e che fu stabilita, dopo il terribile terremoto del 5 giugno 1688 che rase al suolo tutto l’impianto urbano, in un sito più a valle e nei pressi della via Telesina che conduceva a Napoli. La chiesa Cattedrale fu costruita contestualmente al Palazzo Vescovile per volere del vescovo Giovanbattista De Bellis a partire dal 1690 e, otto anni dopo, aperta al culto e consacrata solennemente; l’impianto, inizialmente di ridotte dimensioni, fu successivamente ampliato dal vescovo Francesco Baccari (a partire dal 1722). Danni conseguenti ad altri terremoti e varie traversie portarono alla definitiva costruzione, corrispondente pressapoco all’attuale impianto, nel 1740.
La pianta della chiesa è longitudinale, a croce latina, con una zona presbiteriale piuttosto profonda e due ampi cappelloni laterali; l’interno, coperto da volta a botte con finestroni laterali e con una cupola all’incrocio dei bracci, presenta segni e decorazioni tipiche del gusto tardobarocco e altari in marmi policromi di pregevole fattura (nelle cappelle laterali e agli estremi del transetto).
Nel 1843 viene ricostruita la torre campanaria sinistra, sormontata da una caratteristica cupola maiolicata (con embrici giallo oro e verde), rispristinando così l’originaria simmetria di facciata; lo spartito del prospetto risulta suddiviso in tre parti e con altrettanti ingressi (i due laterali sono posti agli estremi in corrispondenza dei campanili), e reca i segni di rifacimenti ottocenteschi come l’orologio apposto nel timpano nel 1888.
La chiesa Cattedrale è dedicata alla Santissima Trinità, mentre la parrocchia che ivi ha contestuale sede è intitolata al Sacro Cuore di Gesù.
Un intervento di consolidamento e restauro è stato realizzato dopo i gravi danni provocati dal terremoto del 1980, in tale circostanza si è provveduto anche all’adeguamento liturgico; i lavori sono stati ultimati nel 1987 e la chiesa è stata solennemente consacrata il 23 maggio dello stesso anno.
Per volere del vescovo Felice Leonardo è stato compiuto un intervento incisivo di adeguamento liturgico: eliminazione balaustra marmorea di separazione tra navata maggiore e presbiterio; nuovo altare conciliare in marmo con allegorie musive sul paliotto (realizzate su disegno di Ubaldo Zenobio; cattedra episcopale sul fondo absidale (al centro del coro ligneo) su bozzetto di padre Tarcisio Musto; ambone(a destra) sulla gradinata verso lo spazio riservato ai fedeli.