Diocesi di Novara

Chiesa di Santa Maria Assunta

L’attuale cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, sorge sul luogo del precedente duomo romanico, risalente ai secoli XI e XII. La realizzazione dell’imponente fabbrica neoclassica, operata tra il 1865 ed il 1869 su progetto dell’architetto Alessandro Antonelli, implicò la demolizione dell’antico edificio e la sistemazione di tutta l’area ad esso adiacente. Dell’antica cattedrale restano soltanto la torre campanaria, alla quale furono sovrapposte la cella e la cupola nel XVII secolo, parte del mosaico pavimentale del presbiterio ed alcuni altari, cappelle, statue, arredi e dipinti inseriti nella nuova fabbrica. L’edificio, preceduto all’esterno da un pronao a colonne corinzie giganti, presenta all’interno tre navate divise da imponenti colonne: la navata centrale è coperta da una volta a botte poggiante su un cornicione decorato da ovali con busti di Santi novaresi; le navate laterali presentano invece copertura a calotta in ogni campata. Incornicia la zona presbiterale un arco trionfale adorno di vittorie alate, con al centro una finestra circolare di vetro istoriato raffigurante l’Assunta (del 1969). Al centro del presbiterio superiore è collocato l’imponente altare maggiore, realizzato tra il 1832 ed il 1836 su disegno dell’Antonelli in perfetto linguaggio neoclassico. Costituito da un alto basamento, presenta mensa e bassorilievi in bronzo, tra cui i putti dello scultore danese Bertel Thorwaldsen. Nella parte mediana è posto un tempietto formato da otto colonne corinzie in marmo verde; nella zona superiore è collocata la statua allegorica della Religione, con ai lati Mosè e San Pietro. Il quadriportico di ingresso alla cattedrale congiunge la facciata con l’antico battistero, pregevole manufatto architettonico paleocristiano recentemente restaurato. Non si hanno notizie precise circa la sua data di costruzione, ma si è ormai certi che la parte inferiore risalga al V secolo. La pianta presenta la caratteristica tipologia battisteriale paleocristiana, con aula ottagonale ad absidi rettangolari e curvilinee alternate. All’interno sono conservati i resti della primitiva vasca ottagonale per il rito di immersione ed un pozzo cilindrico assai profondo, da cui si ricavava l’acqua per il sacramento. Tra i reperti portati alla luce durante i restauri si può ammirare il monumento funebre romano della matrona Umbra Polla, databile al II secolo. Inoltre nel tiburio, sopraelevato nell’XI secolo, è stato recuperato un ciclo pittorico romanico con otto quadri rappresentanti scene dell’Apocalisse. Uno dei riquadri fu ricoperto, alla metà del XV secolo, da un altro grande affresco di ignota mano lombarda (Joannes de Campis?), raffigurante il Giudizio Universale, con il Cristo in maestà e figure di ecclesiastici e laici dell’epoca poste tra i beati del Paradiso. Per quanto concerne l’adeguamento degli spazi liturgici della cattedrale, nel 1966 il vescovo Cambiaghi avviò una prima fase sperimentale e provvisoria circa la sistemazione dell’altare: un altare ligneo (oggi conservato nel coro) venne collocato nel presbiterio senatorio, rivolto verso il popolo. Poiché la sperimentazione incontrò il favore sia del clero che dell’assemblea, nel 1969 il vescovo incaricò l’architetto Ravarelli di progettare l’adeguamento liturgico del presbiterio secondo la normativa conciliare: venne ampliata la superficie del presbiterio modificando il profilo dei quattro gradini marmorei di accesso, rendendolo semicircolare e raccordandolo lateralmente alla pedana preesistente; l’altare in granito, progettato ex-novo, venne posto su un’ulteriore predella. L’ambone è costituito da una stele romanica (fine XII secolo) raffigurante San Paolo. Si vorrebbe riutilizzare l’antico Battistero per la celebrazione dei battesimi.

ADEGUAMENTO LITURGICO

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

Festa di Santa Maria delle Grazie
La “Salve” durante i 4 sabati di maggio: si conclude con il canto solenne della “Salve Regina” e con la benedizione della città

CULTO DEI SANTI

Sant’Agabio
San Bernardo d’Aosta
(cappella dedicata a San Gaetano)
San Lorenzo

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Pianta

1. altare

2. ambone

3. cattedra vescovile

4. custodia eucaristica

5. fonte battesimale

I. Battistero, con ciclo di affreschi romanici

II. Mosaico pavimentale romanico

III. Affreschi di Bernardino Lanino

IV. Vetrata policroma del Longaretti

V. Reliquie di S. Agabio

VI. Reliquie di S. Lorenzo

VII. Reliquie di S. Bernardo d’Aosta

Data del rilievo: 2008

FONTE

C. Castiglioni, L. Cervellin, P. Roletto, G. Vaudetti, Le cattedrali del Piemonte e della Valle d'Aosta. Analisi dello stato di adeguamento delle cattedrali della Regione Ecclesiastica piemontese alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, Rovereto 2008

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30/06/2017

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