Ad Est dell’omonima piazza a Catania, si erge con il suo prospetto barocco il volume poderoso della Cattedrale che porta il titolo di sant’Agata patrona della città. L’edificio originario venne edificato (1093) sopra un impianto romano (Terme Achilliane) del II sec. d.C., diventando nel 1094 la nuova cattedrale della Diocesi costituita dal conte Ruggero d’Altavilla, da Urbano II confermata con la Bolla Sicut beatissimi patris (1092) e affidata al Vescovo benedettino Angerio. L’edificio è stato variamente adattato attraverso le epoche: danneggiato dai terremoti del 1140 e soprattutto del 1169, subì gravissimi danni dal sisma del 1693 che ne cancellò per sempre gli adattamenti fino allora eseguiti, ma fu prontamente ricostruito per la tenace volontà del vescovo Andrea Riggio (1693-1717) su disegno attribuito a Girolamo Palazzotto (1686-1754). La chiesa è sempre stata riedificata sul sito originario, rispettando la sua primitiva configurazione e sempre reimpiegando le varie preesistenze architettoniche. A conferma di ciò risultano essere normanne (XI sec.) le absidi e parte dei muri perimetrali; del periodo svevo (dopo il 1169) parti di muri parzialmente inglobati nei pilastri divisori delle navate; parti di pavimento e del prospetto principale coperto a sua volta dalle strutture settecentesche addossate e connesse alle precedenti con pietrame e malta. La facciata, opera dell’arch. Giambattista Vaccarini (1702-1768), ingloba alcune delle primitive colonne granitiche sostituite dopo il sisma da grossi pilastroni. All’interno, la navata maggiore presenta una profonda abside con arco ogivale tipico del periodo normanno su piano sopraelevato rispetto all’aula, in cui originariamente furono inserite sei colonne romaniche. Le absidi normanne in blocchi di pietra lavica provenienti da edifici romani di età imperiale hanno finestre monofore nella parete centrale (all’interno le due laterali vennero ostruite nel 1628 per l’affrescatura della parete absidale), ancora visibili dall’esterno. All’ingresso, a destra, prima di svilupparsi il monumentale volume dell’aula, il fonte battesimale in marmo è sormontato da un affresco di Giovanni Tuccari (1667-1743) raffigurante il Battesimo di Gesù. Tra l’aula e le absidi, agli estremi dei bracci del transetto, due ambienti che un tempo fungevano da torri fortificate oggi costituiscono la cappella del Crocifisso e la cappella della Madonna. Nell’abside destra con imponente cancellata di ferro battuto (1926), la settecentesca cappella di sant’Agata; in quella a sinistra la cappella del Sacramento. All’incrocio tra la navata principale e il transetto si erge la cupola a sezione semiellittica (1795-1800) progettata da Carmelo Battaglia. La navata principale si presenta con volta a botte lunettata, mentre quelle laterali sono formate da cupolette su pennacchi separate tra loro da archi a tutto sesto. Dall’esterno la copertura appare a due falde sulla navata centrale, a una sulle navate laterali, a capanna sul transetto. Dal braccio sinistro del transetto si accede alla sacrestia risparmiata dal sisma del 1693 e da quest’ultima al Sacrario Capitolare, ricco di una cospicua raccolta di antiche pergamene ora custodite nell’Archivio storico diocesano. Tra il 1852 e il 1857 venne infine ricostruito anche il campanile. Durante l’episcopato di mons. Guido Luigi Bentivoglio (1952-1974) sono state avviate numerose opere di restauro che hanno riportato alla luce le colonne delle absidi, parte dell’antico pavimento e la base di alcune colonne e pilastri di sostegno delle arcate visibili all’interno della chiesa. In occasione del Giubileo del 2000, il Vescovo Luigi Bommarito (1988-2002) volendo adeguare l’area liturgica ai dettami del Concilio Vaticano II, fece realizzare l’altare, l’ambone e il candelabro in bronzo, opera dello scultore Dino Cunsolo.

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

03 febbraio - 05 febbraio:
Festa di S.Agata. Triduo di preparazione e processione con esposizione del reliquiario.
17 agosto:
Festa estiva di Sant’Agata (traslazione delle reliquie), processione

CULTO DEI SANTI

S. Agata
(cappella omonima)
S.Vittorino e S. Benigno
(cappella del Crocifisso )

EVENTI PARTICOLARI

25 settembre:
Beato card. Dusmet, santa Messa

Percorsi e approfondimenti

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