Diocesi di Acerno

Chiesa di San Donato Vescovo e Martire

Secondo la tradizione la fondazione della concattedrale di Acerno risale al V secolo, quando un soldato acerniese trasportò nella città le reliquie di San Donato, vescovo di Arezzo e martire, decapitato il 7 agosto 362 durante l’impero di Giuliano l’Apostata. In seguito a tale evento, per volontà del papa Leone Magno, fu costruito un edificio sacro che, intitolato al santo martire, fu elevato alla dignità di cattedrale della sede vescovile di Acerno. Più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, la chiesa fu ricostruita nel 1575, come reca un’iscrizione tuttora conservata sull’arco maggiore, secondo un impianto a tre navate scandite da solidi pilastri e coperte da una volta a botte. L’impaginato architettonico di chiara impronta rinascimentale, ancora evidente nella sobria facciata caratterizzata da architravi e cornici in pietra a vista, fu arricchito durante il XVII e XVIII secolo da decorazioni barocche, fra cui il pregevole altare maggiore in marmi commessi e gli affreschi eseguiti nel 1797 dal Pallante. Questi realizzò, nella volta del presbiterio, una Glorificazione di San Donato e una raffigurazione dei quattro Evangelisti. La facciata esterna conserva tracce dell’originario impianto rinascimentale; notevole è il campanile sviluppato su quattro ordini e concluso da una copertura a bulbo. Nel 1818 la diocesi di Acerno fu soppressa da papa Pio VII e, insieme alla sede vescovile di Campagna, accorpata all’arcidiocesi di Salerno. La chiesa subì gravi danni a causa del terremoto del 23 novembre 1980. In seguito a tale disastroso evento che ne causò la chiusura al culto, il successivo stato di completo abbandono portò al crollo della volta del presbiterio, alla perdita delle decorazioni del Pallante, all’incendio dell’altare maggiore barocco e a ulteriori danni alla cantoria della controfacciata. Attualmente la concattedrale è chiusa per restauro.

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

07 agosto:
Festa del Patrono con solenne processione

CULTO DEI SANTI

Le reliquie del Patrono si conservano all’interno di una statua in argento del 1733.

EVENTI PARTICOLARI

Esposizione di un presepe durante le festività natalizie

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Pianta

Data del rilievo: 2003

FONTE

S. di Liello, P. Rossi, Le cattedrali della Campania. Architettura e liturgia del Concilio Vaticano II, Milano 2003

ULTIMA MODIFICA

30/06/2017

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