Concattedrale di San Costanzo Vescovo e San Tommaso d'Aquino
La facciata principale della cattedrale di San Costanzo Vescovo e San Tommaso d’Aquino
L’aula vista dall’ingresso
Vista prospettica della cattedrale (Archivio dello Studio Giuseppe Breccia Fratadocchi)
La pianta di progetto (Archivio dello Studio Giuseppe Breccia Fratadocchi)
La statua bronzea di san Tommaso d’Aquino all’esterno della cattedrale (A. Biancini, 1974, bronzo)
CONCATTEDRALE DI SAN COSTANZO VESCOVO E SAN TOMMASO D’AQUINO
La diocesi di Aquino fu sede episcopale sin dall’antichità e il primo vescovo a essere ricordato è Costantino (465-post 487). Della primitiva cattedrale, intitolata a San Pietro, non rimane traccia. Dopo un lungo periodo di decadenza, nel IX secolo la vita religiosa nella città rinacque e la sede episcopale venne posta in Santa Maria della Libera, ancora oggi il monumento d’epoca medievale più importante della città. Successivamente, a causa dei ripetuti terremoti che compromisero la stabilità dell’edificio, la sede episcopale fu trasferita nell’antica chiesa benedettina di San Costanzo. Con la trasformazione della struttura sociale del paese, il territorio intorno a San Costanzo andò via via spopolandosi e le reliquie del santo furono quindi trasferite in un’altra chiesa dedicata a san Pietro, risalente al XV secolo. Nel 1680 si decise infine di costruire una nuova cattedrale, San Costanzo Nuovo, nel borgo, accanto al castello di Aquino, la cui torre fungeva da campanile della chiesa, ultimata nel XVIII secolo e rasa al suolo da un bombardamento nel 1944.
Sin dal 1947, l’arciprete don Giovanni Battista Colafrancesco, coadiuvato dal parroco monsignor Michele Fontevecchia (1936-1959), si attivò per la ricostruzione della cattedrale. Notevoli furono i problemi legati alla scelta del luogo che avrebbe dovuto ospitare la nuova cattedrale, dal momento che movimenti franosi avevano fatto escludere la ricostruzione nel sito originario. Anche dopo la presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale numerosi furono gli esposti e le opposizioni da parte della corrente che riteneva di dover ricostruire la chiesa nel sito primitivo. Solo il 28 marzo 1949 si conclusero le trattative per la localizzazione della erigenda cattedrale in un sito distante solo poche decine di metri. I tempi si dilatarono ulteriormente a causa delle numerose stesure della perizia necessaria a quantificare il danno subito e il relativo contributo per la ricostruzione della cattedrale da parte dello Stato, redatta dall’ing. Giuseppe Breccia Fratadocchi, progettista incaricato. Il 6 giugno 1954 il vescovo Biagio Musto (1951-1971) tenne la cerimonia della posa della prima pietra della nuova cattedrale nella piazza principale della cittadina, dedicandola ai santi Costanzo vescovo e Tommaso D’Aquino. I lavori iniziarono nell’ottobre del 1955 e si protrassero per circa quattro anni, a causa dei problemi di fondazione intervenuti nel corso della costruzione. Completate le opere nel 1959, la cattedrale in tufo e intonaco chiaro, con l’ondulazione continua della pianta cruciforme, i loggiati, l’elevazione del tiburio circolare e del campanile, fu dedicata il 19 ottobre del 1963 e inaugurata solennemente il 27 seguente.
Il 17 gennaio 1974 la cattedrale venne elevata a basilica minore e il 5 marzo dello stesso anno furono inaugurate la nuova sistemazione, adeguata alle disposizioni del Concilio Vaticano II, e le opere d’arte, in concomitanza con la ricorrenza del settimo centenario della morte di san Tommaso D’Aquino. Il 14 settembre 1974 la cattedrale ricevette la visita apostolica di papa Paolo VI (1963-1978). Alla diocesi di Aquino furono unite nel 1725 quella di Pontecorvo e nel 1818 quella di Sora; con il riordino delle diocesi italiane, il 30 settembre 1986, e la nuova configurazione della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, la chiesa assunse il titolo di concattedrale.
Fabrizio Capanni, Giampero Lilli, Le cattedrali del Lazio. L'adeguamento liturgico delle chiese madri nelle regioni ecclesiastiche del Lazio. Milano, 2015