Un primo intervento di adeguamento, effettuato immediatamente dopo il concilio, aveva portato alla installazione di una mensa poggiante su di un basamento in ferro la cui lavorazione riprendeva il motivo del cancello del presbiterio. Successivamente era poi stato effettuato uno spostamento più radicale, trasferendo la posizione dell’altare nella navata centrale. Allo scopo si era provveduto alla costruizione di un nuovo altare di forma cubica, e lo si era collocato ai piedi della gradinata di accesso al presbiterio antico, sopra una pedana. Lateralmente trovavano posto a destra la sede ordinaria e sulla sinistra la cattedra, rimasta quella preconciliare, privata però del baldacchino L’attuale sistemazione, portata a termine nel 1996 dal parroco don Aldo Maggi senza la consulenza di architetti o liturgisti, ha confermato questa seconda disposizione spaziale dell’altare, ma ha comunque dovuto disporne la sostituzione, in quanto quello cubico si era rivelato di dimensioni troppo modeste. Per lo scopo si è impiegato un paliotto del ‘700, appartenuto al vescovo Benedetto Croci ed è stata mantenuta la sopraelevazione su pedana. Ai lati di quest’ultima sono disposte le sedute dei canonici, semplici sedie di velluto verde. Non viene invece utilizzata la cattedra episcopale, in quanto il vescovo preferisce presiedere dalla sede ordinaria, una sedia ottocentesca situata al centro del presbiterio, sul quale, dietro al vecchio altare maggiore, si dispone abitualmente anche la schola.
Sulla sinistra, in posizione avanzata rispetto all’altare, troviamo l’ambone, un leggio con finiture in pelle, probabilmente di fattura tardo-secentesca, proveniente da una vicina chiesa parrocchiale.
E’ invece moderno il fonte battesimale ottagonale, sito nella prima cappella di sinistra, regolarmente adoperato per il rito battesimale e presso il quale è collocato anche il cero. Opera dello scultore piacentino Paolo Perotti il fonte raffigura frontalmente il battesimo di Gesù sulle rive del Giordano, su ciascun lato due dei dodici apostoli mente sul retro è incisa la scritta di dedicazione. Il coperchio in rame sbalzato, del cesellatore piacentino Luciano Fornasari (†), riproduce invece simboli battesimali.
La cappella feriale è provvisoriamente allestita sul fondo della navata destra (cappella di S. Giovanni). Il tabernacolo, posto sull’altare maggiore, non viene mai utilizzato. La custodia eucaristica è infatti collocata nello spazio del transetto di destra.
Non esiste una penitenzieria adeguata, ma vengono utilizzati quattro antichi confessionali restaurati e due più recenti a cabina, collocati nelle nicchie della cappella nel transetto di sinistra.
Prossimamente dovrebbe partire un definitivo intervento di adeguamento, nel cui ambito già si è previsto di procedere ad una soluzione stabile per la cappella feriale e di riportare in uso, trasformandolo in ambone, uno dei due pulpiti un tempo collocati nella navata e che ora giacciono smontati in un deposito.