Diocesi di Bobbio

Chiesa di Santa Maria Assunta

La diocesi di Bobbio fu creata nel 1014 da papa Benedetto VIII e dall’imperatore Enrico II con lo scopo di tutelare i beni dell’antico monastero di San Colombano minacciati dalle rivendicazioni dei vescovi delle vicine Piacenza, Pavia e Tortona. Per circa cinquant’anni la dignità vescovile coincise con quella dell’abate, poi vennero divise e nel XIII secolo il Congresso di Cremona stabilì la supremazia della potestà vescovile. Due sono le possibili ipotesi riguardo all’individuazione della prima chiesa cattedrale: o l’abazia stessa, fino alla divisione delle cariche, o l’antichissima chiesa paleocristiana di San Pietro, già esistente all’arrivo di Colombano a Bobbio nel 614. Intorno al 1075, con il vescovo Guarnerio, si concluse la costruzione della nuova chiesa vescovile nell’attuale collocazione. Si trattava di un edificio a tre navate con transetto non sporgente in pianta, abside semicircolare e copertura con capriate a vista. Alla fine del XIII secolo furono costruite le volte; venne inoltre alzato il livello della pavimentazione. Fra il 1450 ed il 1475 si operò l’ampliamento della cattedrale nelle forme attuali avanzando la facciata e creando il transetto sporgente e la cripta con il soprastante presbiterio ad abside rettangolare fortemente rialzato. Nel 1532 fu modificato il coronamento della torre meridionale; all’inizio del secolo successivo si sopraelevò quella settentrionale. L’altare maggiore, dono del re sabaudo Carlo Emanuele II, fu consacrato nel 1750 dal vescovo G. L. Birago. Il crocifisso ligneo su esso collocato alla fine dell’ottocento risale al XVI secolo. In origine pendeva da una trave infissa nei muri laterali del presbiterio. L’organo e la cantoria sono della seconda metà del settecento. I dipinti murari del presbiterio (iniziata nel 1723) sono opera del pittore F. Porro; quelli delle navate (fine XIX secolo) del torinese L. Morgari (per la parte figurativa di gusto eclettico) e del lodigiano A. Secchi (per la parte decorativa bizantineggiante). La diocesi di Bobbio venne soppressa nel 1803 da Napoleone e passò sotto la giurisdizione prima di Alessandria e quindi di Casale Monferrato. Venne ripristinata nel 1818. Dal 1989 è stata unita a quella di Piacenza. La concattedrale di Bobbio presenta un impianto planivolumetrico a croce latina a tre navate (tre campate per la centrale, e sei per le laterali) scandite dalla successione dei robusti pilastri a sezioni alterne. Nel 1996 il presbiterio è stato oggetto di un intervento provvisorio di adeguamento alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II: il nuovo altare rivolto all’assemblea riutilizza un paliotto del XVIII. Il fonte battesimale ottagonale in pietra è opera moderna (1959) dello scultore piacentino Paolo Perotti cui si deve anche l’antependio dell’altare della cappella del Santissimo.

ADEGUAMENTO LITURGICO

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta

CULTO DEI SANTI

S. Antonio Gianelli, vescovo di Bobbio dal 1838 al 1846, di cui nella cripta sono conservate le spoglie

EVENTI PARTICOLARI

Esposizione del Presepe in tempo natalizio e concerti di musica sacra

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Pianta

1. Altare

2. Ambone

3. Cattedra

4. Fonte battesimale

5. Custodia eucaristica

I. Affresco dell’Assunta

II. Affresco dell’Annunciazione

III. Crocifisso

IV. Madonna del Rosario

Data del rilievo: 2007

FONTE

G. della Longa, A. Marchesi, M. Valdinoci, Le Cattedrali dell'Emilia - Romagna. Storia, Arte, Liturgia. Lo stato di adeguamento delle chiese cattedrali della Regione Ecclesiastica Emilia - Romagna alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, Rovereto 2007

ULTIMA MODIFICA

30/06/2017

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