Adeguamento liturgico
L’intervento di adeguamento liturgico operato negli anni immediatamente successivi al Concilio Vaticano II ed attualmente ancora in uso nella cattedrale di Feltre si limitò allo smantellamento dell’altare maggiore barocco (posto all’altezza delle prime finestre dell’abside, a più di 12 metri dalla scalinata del presbiterio) il cui paliotto venne poi riutilizzato per la realizzazione del nuovo altare rivolto all’assemblea, collocato 8 metri più avanti dell’antico.
Al limitare della scalinata, in corrispondenza degli accessi alla cripta, si trovano due semplici ed esili leggii mentre la cattedra, una modesta poltrona in stile impero utilizzata nelle messe domenicali anche dal celebrante ordinario, è stata sistemata sulla predella dell’altare maggiore, in asse quindi con l’altare celebrato e visivamente lontana dall’assemblea. Inoltre, come già ricordato, sul non vasto presbiterio del duomo si conservano tuttora due splendide cattedre antiche la cui presenza indebolisce ulteriormente il valore simbolico di quella in uso.
Nel 1978, in occasione della missione, si sperimentò, per un periodo di circa due mesi, una seconda e più interessante soluzione: la cattedra del Villalta venne avanzata fino al limite della scalinata ed un altare provvisorio fu posto su di una pedana che, dalla metà della stessa scalinata, si spingeva all’interno dello spazio della navata. I poli liturgici della cattedrale risultavano così decisamente più vicini all’assemblea.
In epoca più recente (anni novanta) la Soprintendenza ha bocciato un progetto che prevedeva la chiusura degli accessi alla cripta ed il ripristino della continuità dello scalone seicentesco.
I battesimi si celebrano sempre nel vicino battistero anche se al posto dell’antico fonte trecentesco viene utilizzata la consueta bacinella.