Diocesi di Larino

Chiesa di Santa Maria Assunta e San Pardo

La presenza cristiana nel territorio frentano risale probabilmente all’inizio del IV secolo, epoca del martirio dei SS Primiano, Firmiano e Casto. Resti di una basilica paleocristiana (IV-V sec) in località S Primiano (nei pressi dell'attuale cappella di S Primiano, chiusa dal cimitero omonimo) sembrano confermare il culto dei Santi Martiri Larinesi nei primi secoli del Cristianesimo. Una lettera di papa Gelasio al vescovo Giusto (della fine del V secolo) attesta inoltre l’esistenza della diocesi di Larino e di una chiesa dedicata a S. Michele Arcangelo che, secondo gli studiosi, doveva sorgere sull’area oggi compresa tra Piazza dei Frentani e largo Pretorio, sui resti di antiche cisterne. L’esistenza di due basiliche paleocristiane (S Primiano e S Michele Arcangelo) nella Diocesi di Larino potrebbe essere giustificata dalla funzione di guida che la suddetta rivestiva nei primi secoli del Cristianesimo nell’intero territorio dell’attuale Basso-Molise, prima che fosse accorpata nel VII sec alla diocesi metropolitana di Benevento. Quando nel X sec Larino riacquistò l’autonomia da Benevento, il suo territorio diocesano risultò notevolmente ridimensionato e tale è rimasto fino al 1924 quando fu unita ad personam alla diocesi di Termoli. Nel 1986 le due sedi vescovili hanno dato vita ad un’unica nuova diocesi denominata Termoli-Larino. Con molta probabilità, in seguito alle invasioni dei Saraceni nell’840 (durante le quali vennero anche trafugate le reliquie dei SS Primiano e Firmiano e portate a Lesina), i Larinesi sopravvissuti furono costretti ad abbandonare l’antica “Laurinum” e a rifugiarsi in un luogo più sicuro, esterno alla città romana. Qui sorsero la nuova cattedrale dedicata al vescovo Pardo (il cui corpo era stato ritrovato durante la spedizione organizzata per recuperare le reliquie trafugate) ed intorno ad essa il borgo medioevale. L’attuale concattedrale di Larino sorge in piazza Duomo al centro del nucleo abitato (coincidente con il borgo medioevale) e fu costruita, sui resti dell’edificio altomedioevale, tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo secondo i canoni dell’urbanistica federiciana e i modelli e stilemi gotici delle nuove costruzioni cistercensi. Presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale reso irregolare dalla collocazione obliqua della facciata rispetto all’asse della chiesa; è divisa in tre alte navate scandite da arcate ogivali impostate su pilastri; il presbiterio è a pianta quadrangolare. A questa stessa fase costruttiva risale la pregevole facciata con il coronamento orizzontale e lo splendido portale a sesto acuto. L’interno della cattedrale fu decorato con affreschi nel corso del XIV secolo, dotato di altari devozionali e della cappella della Confraternita dell’Annunziata nel XVI. Nella seconda metà del Seicento vennero realizzati i primi interventi di trasformazioni della chiesa: l’apertura di due bifore nella facciata, in corrispondenza delle navate laterali, e la traslazione delle reliquie di S. Pardo (patrono principale della diocesi) dalla cripta all’altare maggiore. Nel secolo successivo, durante l’episcopato di Mons. Tria, l’antica cattedrale subì le modifiche più consistenti per essere adeguata agli stilemi del gusto barocco: la costruzione della cappella del SS. Sacramento e del Battistero (nella navata sinistra, di fronte la cappella dell’Annunciazione); la trasformazione del profilo delle arcate da sesto acuto a tutto sesto; la messa in opera di un controsoffitto in legno; l’ampliamento delle finestre della navata centrale; la realizzazione, con marmi policromi, dell’altare e del trono vescovile opera dello scultore Troccoli di Napoli; la costruzione di un nuovo battistero (il cui fonte ben più antico è dell’XI-XII sec) a destra dell’entrata, dove trovasi attualmente. Nella seconda metà dell’Ottocento, sulla scorta delle più aggiornate teorie del restauro, vennero rimosse tutte le aggiunte barocche (ad eccezione della cappella del Sacramento e del battistero) per ripristinare l’aspetto gotico originario; furono inoltre prolungate le navate laterali per realizzare le attuali due sagrestie. La Chiesa nel 1928 fu insignita con Bolla Pontificia del titolo di Basilica Minore . Negli anni ’90 del secolo scorso la Concattedrale è stata adeguata alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II su progetto degli architetti Antonicelli e Vitiello di Milano; altare e ambone in pietra sono opera dello scultore Michele Carafà di Termoli.

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

15 maggio:
Festa di S. Primiano, compatrono
25 maggio - 27 maggio:
Festa di S. Pardo e i martiri larinesi

CULTO DEI SANTI

Relique di S. Casto site sotto l’altare maggiore fino al 1833
(chiesa della B.V.M a Larino)
Relique di S. Primiano e S Firmiano, trafugate nel IX sec dai lesinesi, furono poi traslate nel 1598 a Napoli dove attualmente si trovano
Reliquie di S. Pardo poste sotto l’altare

EVENTI PARTICOLARI

Concerti di musica sacra.

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Pianta

1. altare celebrato

2. cattedra vescovile

3. ambone

4. fonte battesimale

5. cappella del Santissimo

I. Portale gotico

II. Frammenti di affresco dell’Annunciazione

III. Resti di affreschi trecenteschi

IV. Trono vescovile

Chiesa di Santa Maria Assunta e San Pardo

Data del rilievo: 2015

FONTE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Termoli - Larino

ULTIMA MODIFICA

30/06/2017

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