Diocèse de Muro Lucano

Chiesa di San Nicola

Dopo il crollo della cattedrale causato dal sisma del 1980 la Soprintendenza ha potuto studiare ed evidenziare, durante i lavori di ricostruzione, le varie fasi evolutive dell’edificio. L’origine della primitiva cattedrale, di cui non si hanno notizie dirette, si fa risalire al 1009. Dallo scavo invece sono emersi resti di un impianto basilicale del XII secolo, orientato, a tre navate divise da pilastri quadrangolari, pavimentato in basolato, con cripta nella zona absidale, corrispondente all’attuale transetto. Nel corso del XIII-XIV secolo furono demoliti i pilastri e gli archi interni, si prolungò la parete absidale trasformando l’impianto ad aula unica e si trasferì l’entrata in corrispondenza del prospetto settentrionale. Durante l’episcopato di Tomeo Confetti venne eretta, per volere del conte Pietro Orsini, una grande cappella posta in corrispondenza della parete settentrionale ed accessibile dalla chiesa attraverso una grande arcata. La cappella, denominata del Monte dei Morti, fu utilizzata per le sepolture. In seguito al sisma del 1694 il vescovo Pacella avviò i lavori per il consolidamento delle strutture compromesse e nel 1707 il vescovo Angelo Acerno ricostruì le coperture distrutte durante un incendio. Mons. Manfredi tra il 1725 e il 1728 trasformò la cattedrale su progetto di due architetti napoletani: la cappella del Monte dei Morti, ampliata, divenne la nuova navata, mentre l’aula divenne il nuovo transetto. L’impianto presentava una pianta a croce latina, era dotato di un contro-soffitto piano in legno e presentava sulle pareti, sobrie decorazioni a stucco. Nel 1787 le decorazioni barocche si arricchirono, si innalzò la cupola del transetto e si allargarono le finestre. Un incendio nel 1893 danneggiò la cattedrale distruggendone la sacrestia e gran parte degli arredi sacri. Fu mons. Capone che realizzò alla fine del XIX sec. i lavori di adeguamento spaziale e decorativo diretti dall’ ing. Filippo Giordano, caratterizzati dalle soffittature leggere tutte decorate con stucchi e dipinti policromi: nella navata un soffitto piano con raccordi curvilinei alle pareti laterali; il transetto con volte a crociera in incannucciata sospese alla copertura lignea, e all’incrocio con la navata cupola a sesto ribassato poggiante su quattro snelle arcate in mattoni. L’impianto non più modificato si presentava a croce latina di notevoli proporzioni, con sacrestia, due cappelle disposte simmetricamente alle spalle del transetto (cappella di S. Gerardo e cappella del SS. Sacramento), una cappella a destra della navata (cappella della Congregazione dell’Immacolata) e torre campanaria. Con la sopra-elevazione del campanile del XVIII sec. effettuata dopo il sisma del 1910 e la costruzione della facciata, neoclassica con timpano fortemente aggettante, realizzata nel 1946 usufruendo dei contributi del dopoguerra terminano gli interventi, fino al terremoto del 1980 che distrugge totalmente la facciata, le coperture, la parete del transetto. Gli interventi di restauro statico e ricostruttivo sono ancora in atto ed attualmente la cattedrale è chiusa al culto.

Plano

Data del rilievo: 2015

FUENTE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo

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30/06/2017

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