Lo spazio liturgico delle cattedrali - Diocesi di Sarno

L'adeguamento liturgico della Chiesa di San Michele Arcangelo

Pianta

1. Altare

2. Ambone

3. Sede episcopale

4. Custodia eucaristica

5. Disposizione dei fedeli

6. Penitenzieria o spazio per la celebrazione della riconciliazione

Rilievo a cura della diocesi - 2011. Elaborazione grafica della redazione.

Adeguamento liturgico

L’analisi sull’adeguamento liturgico della concattedrale di Sarno rileva un diffuso carattere di provvisorietà, determinato dalla realizzazione di interventi episodici, mai coordinati da un progetto globale. L'attuale localizzazione e configurazione degli spazi celebrativi risale, in larga misura, all'intervento eseguito fra il1958 e il1962 su iniziativa del vescovo Alfredo Vozzi. Questi, contemporaneamente al restauro del pregevole cassettonato dell'aula, impreziosito dai dipinti di Angelo Solimena e di Carlo Tucci di Gravina, affrontò la riorganizzazione spaziale del presbiterio a partire dal fondale, occupato, fino ad allora, da un altare maggiore in legno inserito nella grande cona eseguita nel1689 su disegno diAngelo Solimena. In luogo della preesistente mensa, il vescovo sistemò un altare marmoreo spostato da una cappella laterale e inserito nella cona barocca. Allo stesso intervento risale la sistemazione della cattedra episcopale che, in luogo di una preesistente sede vescovile, il cui baldacchino è ancora visibile nel transetto destro al di sopra del dipinto raffigurante il Battesimo di Cristo, occupa lo spazio ai piedi del pilastro sinistro dell'arco trionfale in prossimità del pregevole coro ligneo, commissionato dal vescovo spagnolo Stefano Sole Castelblanco nel 1620, alle due pareti laterali dell'altare tridentino. Contemporaneamente, per consentire una più agile comunicazione tra il presbiterio e !'aula, furono rimossi l'antico pulpito, addossato all'ultimo pilastro del presbiterio precedentemente decorata da una rappresentazione del Calvario. Alle trasformazioni promosse negli anni precedenti al Concilio Vaticano II, non seguirono opportuni adeguamenti liturgici degli spazi celebrativi. Soltanto nel1970, fu inserita una mensa eucaristica provvisoria al centro dell'arco trionfale in posizione rivolta all'assemblea. Attualmente si rileva il programma di rendere stabile la posizione del nuovo altare maggiore mediante la realizzazione di una nuova mensa da eseguirsi mediante la riutilizzazione della balaustra marmorea esistente nella cappella del settore destro del transetto, intitolata al Santissimo Sacramento. Altrettanto provvisoria è la sistemazione dell'ambone, costituito da un leggio mobile provvisorio inserito a destra della mensa sul limite del basamento della gradinata del presbiterio. Riguardo alia localizzazione dello spazio liturgico della custodia eucaristica, attualmente posta sull'altare tridentino, si registra il programma di ripristinare la sede della cappella del Santissimo Sacramento, a sinistra del presbiterio, caratterizzata dalla tela dell'Ultima cena di Angelo Solimena. A tal fine si prevede, come si accennava, la rimozione della balaustrata marmorea da riutilizzarsi per la realizzazione del nuovo altare. Ancora irrisolte risultano altresì la localizzazione della cappella feriale, di cui la chiesa è sprovvista, e del battistero. Quest'ultimo, anticamente inserito a sinistra del portale, fu in seguito sistemato nella cappella destra del transetto, da dove fu spostato di nuovo nel1990. Si conserva un antico fonte battesimale in pietra che, attualmente inutilizzato, si prevede di sistemare nel nuovo battistero, la cui futura localizzazione non è stata ancora precisata. Riguardo al luogo destinato alla celebrazione individuale del sacramento della penitenza, si rileva la presenza di quattro confessionali mobili inseriti nelle cappelle laterali di cui la terza a destra svolge funzione di penitenzieria.