Antica sede di diocesi la cui denominazione, di oscura origine etimologica, ha avuto varie spiegazioni. Molti storici hanno sostenuto che Valva fosse un nome attribuito all’antica Corfinium, presso cui la diocesi aveva la cattedrale (San Pelino), ma in realtà il nome Corfinio è attestato in documenti che arrivano fino al XII sec., mentre il toponimo Valva è di gran lunga anteriore, perciò è verosimile che con esso ci si riferisca non a uno specifico centro, ma a tutto il territorio peligno. Non infrequente è del resto il caso di diocesi che, come quella vicina dei Marsi, traggono il proprio nome da una regione anziché da una città. Nel nostro caso, tale circostanza si ricollega poi all’assenza nel territorio diocesano di un polo urbano di ragguardevoli dimensioni, e alla diffusa presenza di un insediamento per piccoli nuclei: la stessa cattedrale si trovava alla periferia di Corfinio, in un contesto semirurale. Altrettanto controversa è la data di istituzione della cattedra episcopale, che la tradizione locale attribuisce a san Pelino e colloca al tempo della sua venuta in Abruzzo (IV sec.). Secondo la Passio Sancti Pelini, conservata in un codice pergamenaceo della biblioteca Vaticana e poi stampata a Venezia (1543) e Sulmona (1583), il santo, nativo di Durazzo e in seguito vescovo di Brindisi, fu infatti martirizzato a Corfinio all’epoca delle persecuzioni dell’imperatore Giuliano (362). Come rivela un esame stilistico e paleografico del testo, tale leggenda fu tuttavia elaborata tra l’XI e il XII . allo scopo di accreditare la più antica origine, e dunque la preminenza della cattedrale di San Pelino rispetto a quella di San Panfilo a Sulmona, tra le quali correvano all’epoca acuti dissensi. In realtà, le origini certe della diocesi risalgono al V sec., come testimoniano due lettere del 494-495 di papa Gelasio al vescovo Geronzio. In epoca difficilmente precisabile la diocesi valvense e quella di Sulmona, pur giuridicamente distinte, vennero affidate a un unico titolare. Tale unione risulta già avvenuta nel 1053, quando una bolla di Leone IX per Domenico vescovo di Valva lo conferma alle sedi di San Pelino e San Panfilo, definendo al tempo stesso i confini della diocesi. Da quell’epoca, la storia della diocesi di Valva si identifica con quella di Sulmona, sebbene i rapporti fra i capitoli delle due cattedrali restino segnati da profondi contrasti fino quasi ai nostri giorni.
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FONTE
Le diocesi d'Italia, a cura di L. Mezzadri, M. Tagliaferri, E. Guerriero, Torino, San Paolo edizioni, 2007-2008, 3 volumi.