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Tipologia
oratorio
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Qualificazione
sussidiario
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Denominazione principale
Oratorio della Beata Vergine Addolorata detto Sant'Antonio
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L'Oratorio della Beata Vergine Addolorata sorge a Badia, all'interno dell'abitato, con orientamento Est-Ovest. La facciata neoclassica è a capanna, coronata da un frontone triangolare con cornice a dentelli in aggetto. La facciata è stretta ai lati da lesene tuscaniche, su alti basamenti, che reggono una cornice modanata. Al centro si apre l'unico portale, coronato da un frontone triangolare interrotto, su mensole. Ai lati del portale si aprono due finestre rettangolari e al di sopra di esso una piccola apertura circolare. Nel fronte destro si apre un unico finestrone a lunetta.
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- Pianta
- Schema planimetrico ad aula, coperta da tetto a falde con travi lignee a vista. Lungo le pareti corre una cornice modanata. Il presbiterio, rialzato di un gradino, sul piano della chiesa, si apre sulla navata con un arco a tutto sesto. Il presbiterio, a pianta rettangolare, è coperto da tetto a falde con travi a vista.
- Coperture
- Tetto a falde con manto in coppi.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Pavimento in mattonelle di cotto.
- Impianto strutturale
- Strutture verticali in muratura di mattoni a vista.
- Pianta
Beni architettonici
- Badia Polesine (RO)
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Parrocchia di San Giovanni Battista
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Diocesi
Adria - Rovigo
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Regione ecclesiastica
Triveneto
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- XV ‐ XV (preesistenze intorno)
- Non si conoscono le origini dell'edificio, sorto sul finire del '400 per affiancare un ospizio dove alloggiavano infermi del luogo e pellegrini di passaggio, che potevano anche assistere, attraverso un'apertura, alla messa celebrata nell'annesso oratorio. La chiesetta primitiva era a pianta rettangolare con copertura a capriate, altare in legno recante nel paliotto l'immagine di S. Antonio Abate.
- XVI ‐ XVIII (completamente intero bene)
- Dalle visite pastorali, avvenute durante l'episcopato Canani (1554-1591), ricaviamo alcune informazioni sul piccolo ospedale, sorto ad opera della Confraternita di S. Antonio Abate, alle spalle dell'omonimo oratorio. Due secoli dopo nel 1793 il Vescovo Speroni fece la sua visita e vi trovò ancora la Confraternita di uomini e donne, che servivano l'ospedale prestando la loro opera di assistenza, che continuò anche dopo la soppressione delle Confraternite. In quel periodo l'oratorio fu chiuso solo per breve tempo e presto riaperto, poichè vi si venerava la "Madonna dei Dolori", cui il popolo era molto devoto.
- 1807 ‐ 1911 (passaggio di proprietà intero bene)
- Nel corso dell'ottocento si registrarono alcuni cambiamenti di proprietà e funzione. Dopo il 1807 la chiesetta diventò di jus vescovile di Chioggia. Nel 1843 l'oratorio divenne pubblico e proprietà del Comune e nel 1863 sussidiario dell'Arcipretale S. Giovanni Battista.
- 1968 ‐ 1969 (ristrutturazione intero bene)
- A sanare il grave stato di degrado in cui versava la piccola chiesa intervennero tra il 1968-1969 la Cassa di Risparmio, il Comune e la cittadinanza, e il quattrocentesco edificio prese un nuovo volto.
- XV ‐ XV (preesistenze intorno)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Adria - Rovigo)