Beni architettonici
negli appunti
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- Sciacca (AG)
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Parrocchia Beata Maria Vergine del Carmelo
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Diocesi
Agrigento
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Regione ecclesiastica
Sicilia
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa della Beata Maria Vergine del Carmelo
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L'attuale Chiesa del Carmine è la terza costruzione che sorge nell'area dove prima erano state eretta altre due chiese: la Normanna e la Rinascimentale.
La prima costruzione infatti, secondo gli eruditi, risale al periodo successivo alla liberazione della città dalla dominazione musulmana, quando a Sciacca arrivarono i Padri Carmelitani che costruirono il loro convento affianco alla struttura della Chiesa di San Salvatore, appropriandosi del nome di Chiesa del Carmine intorno al 1200.
La chiesa rinascimentale, invece, venne eretta dai padri Carmelitani quando divenuta fatiscente quella normanna, la demolirono quasi totalmente e ne costruirono un'altra di più vaste dimensioni aventi forma basilicale a tre navate e con 17 cappelle, che fu aperta al culto nel 1579.
La chiesa ottocentesca venne costruita quando fu dichiarata pericolante quella normanna e se ne costruì una nuova. Fu aperta al culto nel 1817, col prospetto incompleto.
L'autore del progetto fu il Sac. S. Gigante da Trapani che concepì la forma planimetrica di tipo basilicale a tre navate con transetto, antititolo e cappellone e al centro della croce eresse la cupola, sorretta da robusti piloni cruciformi.
La disposizione planimetrica richiama, in generale, le chiese barocche romane, mentre la decorazione interna è più vicina alle forme classiche.
Il progettista divise gli spazi in scomparti ben distinti, funzionali ed armonici rispetto al suo insieme, infatti subito dopo l'ingresso sistemò il nartece che immette nella zona centrale costituita da cinque ordini di colonne ioniche, per poi passare al transetto, nell'antititolo e ne coro, in fondo al quale venne posto il simulacro della Madonna del Carmelo.
Concepì, poi, la copertura della navata centrale con volta a botte lunettata per inerirvi ampie finestre e la copertura delle navate laterali con cupolini emisferici sorretti da pennacchi angolari, mentre le coperture delle testate del transetto e del coro sono di tipo a botte, quelle del nartece e delle cappelle a crociera.
La decorazione interna a stucco accoglie una sapiente impostazione delle strutture architettoniche, ricche di particolari, rendono l'interno di ineguagliabile suggestività.
Le navate sono affrescate da Vincenzo Manno, Gianpaolo Fondulo e Tommaso Rossi, molto interessante è il dipinto di Manno che raffigura la trasfigurazione del Salvatore (1814) e il transito della Vergine di Fondulo (1572). Le opere da ammirare sono tantissime:le tele che raffigurano Beato Franco e la Sacra Famiglia di Giuseppe Sabella;S. Angelo di Michele Blasco; S. Antonio Abate di Tommaso Rossi.
A testimonianza di tutti questi mutamenti architettonici e dei vari periodi che ne hanno influenzato lo stile ci viene in aiuto la facciata principale, che ingloba in essa anche strutture risalenti all'antica chiesa di San Salvatore.
Qui infatti, troviamo le porte chiuse delle navate laterali, il magnifico rosone in chiaro stile gotico ed inoltre, i tetti spioventi a capanna e le finestre strombate in chiaro stile normanno che sono sicuramente degni di nota. Splendida è anche la cupola che si trova sulla struttura, non facilmente visibile a causa della sua posizione arretrata verso l'interno ma tuttavia, alzando un pò lo sguardo dalla piazzetta antistante della “Chiesa di Santa Margherita”, può essere ammirata nella sua interezza. -
- Impianto Planimetrico
- Impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate con transetto, antititolo e abside terminale.
- Impianto strutturale
- La struttura è in muratura portante costituita da conci di calcarenite arenaria e pietra della zona Perriera.
- Coperture
- La copertura della navata centrale con volta a botte lunettata per inerirvi ampie finestre e la copertura delle navate laterali con cupolini emisferici sorretti da pennacchi angolari, mentre le coperture delle testate del transetto e del coro sono di tipo a botte, quelle del nartece e delle cappelle a crociera.
- Facciata
- La facciata, a capanna, è l'intersezione dei vari stili che si sono accavallati nel corso degli anni. La facciata normanna si coglie per gli spioventi del tetto a capanna e le finestre rettangolari strombate oggi tompagnate. Vi è anche un rosone decentrato di chiaro stile gotico. La parte bassa, rimasta incompleta, è il prospetto ottocentesco, costruito quando venne realizzata l'attuale chiesa. Si presenta con tre porte, una principale e due laterali, oggi chiuse con colonne binate. Ai lati del portone d'ingresso, paraste angolari poggianti su alte basi e con vari elementi decorativi, cornici e sagome tipicamente neoclassiche.
- Elementi decorativi
- La decorazione interna a stucco accoglie una sapiente impostazione delle strutture architettoniche, ricche di particolari, rendono l'interno di ineguagliabile suggestività. Gli elementi sono prevalentemente di stampo neoclassico: cornici, lesene e capitelli ionici alternati da motivi geometrici.
- Impianto Planimetrico
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- 1089 ‐ XII (costruzione carattere generale)
- La chiesa del Carmine è una delle chiese più antiche di Sciacca, risale al periodo normanno. La sua prima struttura fu eretta nel 1089 dal conte Ruggero.
- 1579 ‐ XVI (rifacimento chiesa)
- Nel XVI secolo, divenuta cadente, fu ricostruita più ampia e aperta al culto nel 1579.
- 1815 ‐ XIX (rifacimento chiesa)
- Ma il tempo fu poco clemente e dopo circa duecento anni anche questa struttura fu dichiarata pericolante e ridemolita per lasciare spazio all'attuale struttura che fu aperta al culto nella prima metà del 1800.
- 1986 ‐ XX (restauro chiesa)
- Il cantiere di restauro più recente della chiesa del Carmine risale al 1986 e si occupò della sistemazione interna dell'edificio. Più precisamente interessò il consolidamento delle murature delle navate laterali e della zona dell'abside, la pulitura e sostituzione di tegole nella navata centrale con conseguente ripristino della copertura.
- 1089 ‐ XII (costruzione carattere generale)
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- altare ‐ aggiunta arredo (1986)
- Altare realizzato in marmo bicromo e rivestito in lamina d'oro, costituito da una lastra che sormonta piccole colonne.
- altare ‐ aggiunta arredo (1986)
- Altare di forma rettangolare realizzato in marmo bicromo e rivestito in lamina d'ora.
- altare ‐ aggiunta arredo (1986)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Agrigento)