Beni architettonici
- Rimini (RN)
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Parrocchia di San Fortunato
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Diocesi
Rimini
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Regione ecclesiastica
Emilia Romagna
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Fortunato
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La facciata è decorata con paraste mentre l'ingresso è sormontato da un timpano; inoltre nella facciata vi sono due finestre. Sul lato sinistro si ancora un lungo portico, dal quale si accede al Seminario vescovile, lungo portico realizzato con archi a tutto sesto.
L'interno presenta molti elementi decorativi. Vi è un'unica navata. Ai lati vi sono degli archi a tutto sesto alternati a delle nicchie contenenti delle statue di santi olivetani. In prossimità dell'altare vi è un arco trionfale sostenuto da colonne corinzie. L'abside, che è sormontato da una cupola, contiene un' ulteriore ambiente, un tempo riservato al coro dei monaci, che ospita la magnifica pala del Vasari. -
- Coperture
- in legno a due falde.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Il pavimento della navata e dell'abside sono in cotto.
- Elementi decorativi
- La pala d'altare è attribuita al Vasari. Il soffitto cassettonato è in legno decorato. Sopra al portone d'ingresso vi è la cantoria con l'organo.
- Coperture
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- XV ‐ XVIII (costruzione edificio di culto intero bene )
- Il complesso fu edificato nel 1418 grazie ad una donazione effettuata da Carlo Malatesta (signore di Rimini dal 1385 al 1429. La chiesa e il convento furono affidati agli agostiniani di San Paolo Primo Martire d’Ungheria, che però vennero richiamati in Ungheria nel 1420. Così Carlo passò il complesso ai monaci benedettini di Monte Oliveto Maggiore. Gli Olivetani custodirono l’abbazia e tutti i suoi possedimenti fino al 1797 quando furono allontanati a causa delle soppressioni napoleoniche.
- XVIII ‐ XX (costruzione edificio di culto intero bene)
- Con gli Olivetani l'abbazia si ingrandì e si modificò notevolmente. La chiesa primitiva fu ristrutturata e abbellita con numerose opere d’arte. La facciata che oggi vediamo reca gli stemmi di Roberto Malatesta (signore di Rimini dal 1468 al 1482), mentre il soffitto presenta lo stemma di Carlo Malatesta al centro. Le due cappelle laterali, furono affrescate dal pittori Girolamo Marchese da Cotignola (c.1471-c.1540). Giorgio Vasari dipinse nel 1547-48 per i monaci la pala d’altare raffigurante “l’Adorazione dei Magi”, che si trova nel coro. Dopo la soppressione dell'Ordine degli Olivetani, avvenuta nel 1797, L'Abbazia ereditò il titolo della vicina parrocchiale di S. Fortunato. La Seconda Guerra Mondiale causò gravi danni a tutto il complesso, in parte non più ricostruito.
- XV ‐ XVIII (costruzione edificio di culto intero bene )
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- altare ‐ aggiunta arredo (anni 80)
- Altare in pietra, di modeste dimensioni, realizzato sucessivamente al Concilio Vaticano II.
- altare ‐ aggiunta arredo (anni 80)
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Data di pubblicazione
05/06/2024
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Rimini)