Beni architettonici
- Ripatransone (AP)
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Parrocchia Santi Benigno e Michele Arcangelo
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Diocesi
San Benedetto del Tronto - Ripatransone - Montalto
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Regione ecclesiastica
Marche
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Chiara
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La imponente facciata di Santa Chiara è inserita nell'isolato occupato dall'edificio che un tempo ospitava il convento delle Clarisse e rimodernato nel XIX secolo per ospitare il seminario vescovile. Quattro paraste, delle quali le due centrali ribattute, ripartiscono l'intera facciata in tre fasce parallele. Un alto basamento distanzia gli alti zoccoli sui quali le paraste insistono dal piano stradale. L'ingresso è sollevato da terra per mezzo di una scalinata.
Il disegno della facciata è spartito in due ordini da un prominente cornicione in pietra e laterizio a forte sbalzo sul filo del prospetto. Nell'ordine superiore proseguono le paraste che terminano nel cornicione al centro del quale è inserito il timpano curvo spezzato. In asse col portale è un finestrone con piattabanda curvilinea. -
- Interno
- La chiesa ha navata unica, dotata di tre altari. Lesene di ordine corinzio ritmano le pareti dell'aula e del presbiterio, impreziosite da balconate con coretti chiusi decorate a intagli dorati. La luce naturale penetra attraverso finestre poste sopra il cornicione. Sulla parete di controfacciata insiste la cantoria sostenuta da mensoloni dorati. Il presbiterio è rialzato sul pavimento ed è raggiungibile salendo due gradini. Il dossale e l'ancona dell'altare maggiore sono intarsiati di marmi. Due colonne con capitelli corinzi sostengono salienti curvilinei del timpano spezzato, dove al centro campeggia lo stemma dell'ordine francescano. Sui salienti sono due angeli in stucco, mentre la plastica scena delle stimmate di San Francesco orna la nicchia al centro della sovrastante lunetta.
- Impianto strutturale
- La chiesa, costruita con tecniche tradizionali, è in muratura portante realizzata con mattoni pieni amalgamati con calce.
- Coperture
- La chiesa è coperta da volte a botte, con struttura in cannicciato. Due arconi in muratura oltre all'arco trionfale del presbiterio rinforzano la struttura. In corrispondenza delle finestre impostate sul cornicione le volte sono scavate da unghie.
- Interno
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- 1598 ‐ 1598 (preesistenze intorno)
- In una mappa di Ripatransone datata al 1598, compare una chiesa denominata Santa Chiara nel quartiere di San Benigno.
- 1750 ‐ 1754 (costruzione intero bene)
- La chiesa conventuale delle Clarisse viene riedificata tra il 1750 ed il 1753. Nel 1754 Mons. Niccolò Recco consacra l'edificio.
- 1810 ‐ 1822 (passaggio di proprietà intero bene)
- Nel 1810 in seguito alle soppressioni napoleoniche, le Clarisse sono costrette a lasciare il convento, che nel 1820 viene acquistata dal Vescovo Mons. Ugolini. Nel 1822 egli trasferisce la parrocchiale di San Benigno in Santa Chiara, per la precarietà delle strutture della prima. Successivamente la chiesa è inglobata nel Seminario vescovile.
- 1960 ‐ 1969 (restauro intero bene )
- Negli anni '60 del XX secolo la chiesa è sottoposta a restauro conservativo. Viene decorata e arricchita di alcune opere d'arte, tra cui la pala d'altare maggiore opera di Michelangelo Bedini, che esegue anche i dipinti dei due altari laterali.
- 1974 ‐ 2001 (variazione d'uso intero bene)
- Tra il 1974 ed il 1998 la chiesa è stata utilizzata per concerti ed eventi culturali, senza tuttavia essere mai dismessa dal culto. Dal 1999 è stata per qualche tempo utilizzata come sede del museo diocesano di arte sacra. Dal 2001 è nuovamente utilizzata come luogo di culto e per concerti e incontri.
- 1598 ‐ 1598 (preesistenze intorno)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati