Legata alla dimora francescana dei padri Cappuccini è la chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi. Fu edificata insieme al convento nel 1621.
Il sobrio prospetto a conci tufacei scialbati ripete le forme tipiche dell’architettura cappuccina. L’ingresso è evidenziato da un liscio portale, dove in alto, in una lunetta poco profonda, è stata dipinta un’Immacolata. Sovrastante il portale è il grande finestrone rettangolare. Il prospetto si chiude con il timpano liscio alla cui sommità svetta la croce di pietra. Il campanile, posizionato a sinistra e più arretrato della facciata, si presenta a doppia vela: all’unica vela originaria ne fu aggiunta quella di destra verso la metà del secolo scorso.
Varcata la porta d’ingresso troviamo la cantoria in muratura. La navata centrale di forma rettangolare è costituita da volte a spigolo ornate da pregevoli stucchi risalenti al 1773; a destra è una piccola navata laterale, separata da quella centrale da grossi pilastri sormontati da tre arcate.
Sull’altare maggiore si può ammirare la grande e pregevole tela seicentesca dell’Immacolata. Nelle pareti interne del presbiterio altre due tele: San Michele Arcangelo e l’Angelo Custode. Nella parete sinistra della navata centrale vi sono tre altari: l’altare di San Francesco d’Assisi (il primo, subito dopo l’ingresso) con una statua, probabilmente settecentesca, in cartapesta del santo; l’altare di San Fedele da Sigmaringen (secondo centralmente), con una tela raffigurante una Madonna con Bambino e Santi; l’altare di San Bernando da Corleone (terzo e ultimo) con la tela che raffigura Cristo che comunica San Bernardo realizzata dal noto pittore ruffanese Saverio Lillo (1734-1796).
Nella navata laterale troviamo altri tre altari: il primo, in fondo sulla destra, è l’altare di Sant’Antonio di Padova, con la tela di Fra Angelo da Copertino (1609-1685 ca.), noto pittore Cappuccino del Seicento, che raffigura l’Apparizione di Gesù Bambino a S. Antonio datata 1636; al centro l’altare del Sacro Cuore di Gesù con una tela di recente fattura (inizi del ‘900); terzo e ultimo, proseguendo verso l’uscita, è l’altare del Crocefisso con il dipinto della Crocefissione attribuibile ad Aniello Letizia (1669 ca.-1762). Un’altra tela si trova in fondo alla navata laterale e rappresenta le Sante martiri Agata, Apollonia e Lucia. Altre piccole tele si trovano in cantoria e in sacrestia.

• Coperture
  • La copertura è costituita da volte a spigolo “alla leccese” intonacate e decorate a stucco poggianti su spessi pilastri.
• Pianta
  • A pianta rettangolare con navata laterale.
• Scale
  • In corrispondenza del portale vi è un gradino. Non è stato eseguito nessun adeguamento per l’accesso ai diversamente abili.
• Pavimenti e pavimentazioni
  • La pavimentazione in graniglia di cemento risale agli inizi del secolo scorso.

• 1621 ‐ 1621 (costruzione intero bene)
  • Legata alla dimora francescana dei padri Cappuccini, la chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi fu edificata insieme al convento nel 1621.
• 1773 ‐ 1773 (decoratura interno)
  • L'interno della chiesa è decorata con pregevoli stucchi nel 1773.
• XIX ‐ XIX (soppressione carattere generale)
  • nel corso dell'Ottocento, il convento viene soppresso e la comunità religiosa dispersa.
• 1980 ‐ 1980 (passaggio di proprietà carattere generale)
  • Dal 1980 la chiesa di S. Francesco d'Assisi è sede dell'omonima parrocchia ruffanese.
• 2016 ‐ 2018 (restauro conservativo intero bene)
  • Nel 2018 si concludono i lavori di restauro conservativo che hanno interessato il consolidamento dell'intero edificio, in particolare delle facciate interne ed esterne e della copertura.

• altare ‐ aggiunta arredo (1980)
  • La mensa rimovibile, realizzata in metallo e legno, è posta in posizione sopraelevata nel presbiterio. Al lato è posizionato il leggio/ambone di legno rimovibile. La sede del celebrante è una poltrona di legno amovibile messa al centro dietro la mensa.