Beni architettonici
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- Napoli (NA)
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Parrocchia di Santa Lucia a Mare
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Diocesi
Napoli
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Regione ecclesiastica
Campania
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Lucia a Mare
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La chiesa sorge nel rione di Santa Lucia, all'interno del centro storico di Napoli ed è così chiamata perché un tempo, prima dell'espansione a mare del Borgo, sorgeva sulla riva della spiaggia. Vi si accede dalla strada, attraversando un portico che vi fa da sagrato. Dopo aver attraversato l'ingresso segue il tamburo in legno e vetro, al di sopra nel quale vi è la cantoria con organo chiusa da balaustra. Un grande arcone scandisce il passaggio dalla zona d'ingresso alla navata, mentre in fondo alla navata il passaggio alla zona presbiteriale è segnato da un arcone con varchi laterali architravati.
A sinistra dell'abside e della zona presbiteriale, un varco da accesso agli ambienti a servizio della parrocchia che - ad eccezione della sagrestia, posta subito a sinistra - si sviluppano alle spalle dell'abside. -
- Pianta
- La chiesa ha pianta approssimabile a quella rettangolare con abside conclusivo e zona d'ingresso di forma semicircolare. La navata è unica e prima di accedervi vi è un portico che, oltre a raccordare l'interno con lo spazio esterno della strada e fare da filtro, ha la funzione di raccordo tra l'asse della cortina degli edifici e quello dell'aula che è ruotato rispetto a quest'ultimo. Infatti la chiesa internamente non è in asse con la facciata. Lo spazio è scandito in quattro campate da quattro nicchie per lato poco profonde introdotte da archi a tutto sesto intervallati da colonne corinzie.
- Cappelle
- Le nicchie laterali ad eccezione della prima a destra e a sinistra, ospitano altari in marmi policromi sormontati da tele. L'ultima nicchia a destra ospita il coro; l'ultima a sinistra accoglie una statua della Madonna.
- Zona presbiteriale
- SI accede alla zona presbiteriale mediante due gradini in marmo di forma poligonale. Il presbiterio è interamente in marmo con altare mensa in marmi policromi, pavimento in lastre di marmo bianco, altare maggiore in marmi policromi, ambone a sinistra in marmo bianco. La parete di fondo semicircolare è rivestita in marmo bianco e rosso secondo fasce verticali, intervallate da lesene corinzie che reggono una semplice trabeazione semicircolare su cui è impostata la semicupola con lanternino.
- Coperture
- La semicupola a copertura dell'abside è rivestita all'intradosso da mosaico dai toni freddi del verde e dell'azzurro. La copertura della navata è piana con motivo a cassettoni quadrati e rosoni circolari in ogni cassettone.
- Pareti laterali
- Le pareti laterali sono tutte rivestite in marmo. La zoccolatura è grigia per un'altezza di circa 20 cm; segue un basamento color ocra di 60 cm; infine il rivestimento in marmo bianco prosegue verso l'alto fino al piano d'imposta della trabeazione. Porzioni di pareti sono trattate come fossero teche: dietro lastre di vetro sono affisse alla parete placche metalliche raffiguranti gli occhi di Santa Lucia. Dalla trabeazione in poi le pareti sono trattate con intonaco. In questo secondo livello, in asse con le campate inferiori, vi sono finestroni a sinistra e nicchie a destra con arco a sesto ribassato ed intervallate da lesene scanalate corinzie. La controfacciata dell'abside all'ingresso è invece caratterizzata da una sequenza di arcate a tutto sesto intervallate da colonne corinzie.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione dell'aula è in marmo bianco alternato a fasce orizzontali grigio chiaro.
- Facciata
- Il prospetto ha impostazione neorinascimentale. Il portico all'ingresso, in facciata è trattato con quattro grosse colonne di ordine dorico con base. Il portico è chiuso da cancellata che ha tre varchi d'accesso tra le citate colonne. Anche il portico è pavimentato in marmo. A destra e a sinistra del portone d'ingresso ligneo vi sono nicchie a tutto sesto che accolgono statue. All'estrema sinistra del portico un varco d'accesso conduce al corridoio che immette agli ambienti a servizio della parrocchia.
- Pianta
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- IX ‐ IX (fonti storiche preesistenza)
- La tradizione vuole che sia stata fondata da una nipote dell'imperatore Costantino ma della chiesa originaria non si hanno notizie prima del IX secolo. I primi ad occuparla furono i monaci basiliani, che avevano un convento sul vicino isolotto di Megaride, dov'è oggi Castel dell'Ovo. In seguito la chiesa passò alle suore di santa Patrizia, ramo femminile del medesimo ordine.
- 1588 ‐ 1588 (rimaneggiamenti preesistenza)
- Nel 1588, la badessa Eusebia Minadoa, fece rimaneggiare buona parte dell'edificio.
- 1845 ‐ 1845 (ricostruzione intero bene)
- Nel 1845, la risistemazione della strada del Chiatamone - il cui livello venne rialzato - provocò l'interramento della chiesa cinquecentesca, sulla quale venne costruito l'attuale tempio.
- 1943 ‐ 1945 (danneggiamenti intero bene)
- Il nuovo tempio fu però bombardato nel 1943 e ricostruito nell'immediato dopoguerra, secondo l'impianto della chiesa del XIX secolo.
- IX ‐ IX (fonti storiche preesistenza)
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- confessionale ‐ aggiunta arredo (1980)
- I confessionali sono posti in prossimità dell'ingresso nelle prime nicchie di destra e sinistra lungo la navata.
- coro ‐ aggiunta arredo (1980)
- Il coro è collocato in fondo alla navata nell'ultima nicchia a destra.
- altare ‐ aggiunta arredo (1980)
- In epoca recente è stato aggiunto il tavolo mensa d'altare per favorire l'adeguamento delle celebrazioni liturgiche alle prescrizioni conciliari.
- confessionale ‐ aggiunta arredo (1980)
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Data di pubblicazione
24/01/2024
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Napoli)