Beni architettonici
- Pontechianale (CN)
-
Parrocchia di S. Lorenzo
-
Diocesi
Saluzzo
-
Regione ecclesiastica
Piemonte
-
Tipologia
chiesa
-
Qualificazione
sussidiaria
-
Denominazione principale
Chiesa di Sant'Antonio
-
L'edificio sorge in posizione marginale a Est dell'abitato di Chianale, lungo la principale via storica che attraversa la frazione, denominata "Chemin Royal"; sul lato opposto a questa importante arteria di passaggio c'è il torrente Varaita che scorre e che viene attraversato dal vicino ponte a schiena d'asino.
L'edificio consta di un portico chiuso su tre lati al quale si accede attraverso una scalinata che scende dal livello della strada antistante verso il piano di calpestio della chiesa; quindi si accede all'aula che costituisce il nucleo più antico e infine al presbiterio, probabile ampliamento successivo. -
- Pianta
- logitudinale con ingresso a Ovest e abside a Est
- Pavimenti e pavimentazioni
- il pavimento del portico è in lastre di pietra mentre gli interni sono in liste di legno, come da tradizione costruttiva locale
- Struttura
- i muri e le volte sono in pietra mista a calce, come da tradizione costruttiva locale
- Coperture
- orditura lignea e manto di copertura in lastre di pietra, come da tradizione costruttiva locale
- Facciata principale
- preceduta da un portico, la facciata è fortemente caratterizzata da un portale in pietra scolpita e da un soprastante campanile a vela
- Abside
- abside poligonale con coro ligneo di semplice fattura
- Presbiterio
- rispetto all'aula è delimitato da una balaustra in legno e da una volta a crocera (mentre l'aula ha una volta a botte)
- Altare principale
- è l'unico altare della chiesa, è in muratura con finitura a marmorino e del tipo alla romana, incorpora un tabernacolo in posizione centrale
- Volte
- il portico ha una volta a botte lunettata, l'aula ha una volta a botte a tutto sesto nella parte più antica e una volta a botte con generatrice a forma di arco gotico nella parte di ampliamento; infine l'abside ha una volta a crocera su base poligonale
- Torre campanaria
- il campanile è del tipo a vela, con tre monofore, due delle quali ospitano delle campane, ed è impostato sulla facciata principale
- Elementi decorativi
- elementi decorativi sono ravvisabili nel portico (portale in pietra scolpita, affreschi e tempere) e all'interno della chiesa (capitelli in pietra scolpita e affreschi)
- Portico
- chiuso su tre lati, precede la facciata principale ed è un'aggiunta all'edificio originario, decorato tra '800 e '900 con gusto neo-gotico, dotato di scalinata discendente dal piano strada e di cancellata metallica
- Portale
- di pietra scolpita, in stile romanico-gotico, è caratterizzato da una forte strombatura, ha colonnine in pietre, un'architrave lapidea e lunetta ad arco a tutto sesto; i volti di persone ed animali scolpiti come capitelli sono stati rovinati al punto da essere difficilmente leggibili
- Pianta
-
- 1390 ‐ 1430 (data di esecuzione affreschi interni)
- “...affreschi di alta qualità e datati (la data è mutila ma sembra potersi leggere 21 ottobre dell'anno 1430 (o altro, fra quelli immediatamente successivi)” (Ottonelli, 2005, p. 74). Tali affreschi, raffiguranti il Giudizio universale e occupanti la gran parte della parete destra dell'aula, sono ritenuti databili, dai più recenti orientamenti della critica, tra il XIV ed il XV sec., e ricondotti dubitativamente a pittore francese (Quasimodo, 2008, pp. 139-141).
- XV ‐ XV (costruzione intero bene)
- “l'architettura ed il disegno variano da quella di Pont [anno 1461? - n.d.c.], sebbene sia stata edificata quasi contemporaneamente” (Allais, 1891, p. 10)
- 1459 ‐ 1459 (qualificazione carattere generale)
- “anticamente Pontechianale formava una parrocchia sola, ma nell'anno 1459 Lodovico di Romagnano, vescovo di Torino, smembrò la borgata di Chianale da quella di Pont e la eresse in parrocchia sotto il Titolo di S. Lorenzo martire, la cui festa si celebra il 10 agosto – Archivio della Curia Arcivescovile di Torino, Prot. 32, fol. 182” (Allais, 1891, p. 10)
- 1459 ‐ 1459 (qualificazione carattere generale)
- “Parrocchia a partire dal 1459, Chianale ospitava nella prima metà del '700 ben tre chiese: la chiesa parrocchiale di S. Lorenzo, la cappella di S. Antonio, e la chiesa dei padri cappuccini” (Comitato per San Lorenzo, 1986, p. 4; notizia riportata anche in Garellis, 2001, p. 85)
- 1459 ‐ 1459 (qualificazione carattere generale)
- “...l'aspirazione e il diritto di erigersi a parrocchia seguendo l'esempio di Chianale a cui, nel 1459, questo privilegio era stato concesso dall'arcivescovo di Torino in considerazione del numero dei suoi abitanti e della distanza che separava il paese dall'originaria chiesa di Ponte” (Bernard, 1992, p. 55)
- 1574 ‐ 1574 (danneggiamenti o modifiche (?) intero bene)
- “la Castellata rimaneva comunque, anche in virtù della vicinanza delle località riformate d'Oltralpe, la parte della valle più ben disposta verso la accettazione del culto riformato, tanto che nel 1574 a Bellino, Casteldelfino e Chianale la Riforma trionfò, portando alla abolizione del culto cattolico in più luoghi, alla distruzione di alcune chiese ed alla trasformazione di altre in templi ugonotti, lasciando inoltre così aperta la strada delle scorrerie del ministro Garino e dei suoi accoliti” (Pasero, 1985, p. 69)
- 1578 ‐ 1578 (danneggiamenti intero bene)
- “il notaio Gioanni Nel prevalendosi della forza armata, di cui disponeva, e fidente nell'appoggio del Lesdiguieres, inaugurò la sua campagna contro il culto cattolico nella Castellata prescrivendo la spogliazione di tutte e singole le chiese parrocchiali. Per suo ordine si rovesciarono con un baccano infernale gli altari, si abbruciarono la sacre immagini, si distrussero i confessionali e si asportarono le paramenta, gli indumenti e tutti i vasi sacri. Non meno delle chiese parrocchiali furono pure allora saccheggiate le cappelle campestri e vendute le campane” (Allais, 1891, p. 273)
- 1580 ‐ 1580 (restauro e ricostruzione intero bene)
- “il governatore di Saluzzo … impose ai riformati di evacuare immediatamente tutte e singole le chiese parrocchiali del suo territorio giurisdizionale, delle quali s'erano impadroniti per esercitare il loro culto … richiamò dall'esilio i tre parroci ancora viventi, cioè quello di Casteldelfino, quello di Pont e quello di Bellino [quello di Chianale era stato barbaramente ucciso]” i quali “si restituirono immediatamente alla loro residenza, riconciliarono le chiese, che erano state profanate, vi eressero gli altari, le provvidero degli arredi sacri necessari, le ornarono alla meglio e convocarono il popolo che accorse con giubilo” (Allais, 1891, p. 278)
- 1603 ‐ 1603 (posa campane e ricostruzione altari campanile e interni)
- “fra Stefano da Tenda giunse a Casteldelfino sul finir di maggio del 1603...” Dopo aver messo mano alle chiese parrocchiali di Casteldelfino e di Pont “salì a Chianale ove coll'autorizzazione dei suoi superiori e coll'aiuto del presidio militare di Casteldelfino diede lo sfratto ai settari, che si abusavano di quella chiesa parrocchiale, dedicata a San Lorenzo, per l'esercizio del loro culto, indi riconciliatala … le regalò tre belle campane … In tutti questi sacri edifizi si nota ancor ora che tutte le finestre sono aperte all'est od al sud, e non se ne trova una sola volta al nord … Dopo l'erezione o restauro delle fabbriche materiali Fra Stefano pensò alla costruzione degli altari, indi provvide alle chiese parrocchiali ed alle cappelle i vasi sacri, le paramenta e tutto quanto occorre. Per far fronte a tante spese concorsero i Missionari coi loro risparmi e colla loro opera manuale, i loro superiori con sussidi e con elemosine raccolte a tale scopo, ed il popolo con oblazioni volon
- 1628 ‐ 1628 (restauro intero bene)
- Fra Bonaventura da Torino nel 1628 ha “restaurata la chiesa parrocchiale di Chianale, e munitala di varii sacri arredi” (Allais, 1891, p. 318)
- 1638 ‐ 1638 (dedicazione(?) intero bene)
- Fra Pietro martire da Torino esercita per quattro anni (1638-1641) l'uffizio di Missionario nella Castellata. “...saputo che i settari stavano congregati nel loro tempio posto di fronte alla chiesa di S. Lorenzo, vi entrò dentro...” (Allais, 1891, p. 325)
- 1655 ‐ 1655 (date scolpite su mobile ligneo arredo interno)
- il mobile addossato al retro dell'altare maggiore reca visibili due piccole date incise su legno (1655 e 1907), potrebbe trattarsi di un riutilizzo di arredo o di un restauro (n.d.c.)
- XVIII ‐ XVIII (qualificazione carattere generale)
- “nel Settecento era declassata a semplice cappella” (Garellis, 2001, p. 85)
- 1729 ‐ 1729 (descrizione campanile)
- “Il campanile era dotato, come oggi, di due campane: un inventario del 1729 precisa che una delle due apparteneva alla chiesa, l'altra agli abitanti di Chianale [Inventario redatto dal notaio Mathieu Lambert nei giorni 4 e 5 aprile 1729. Pontechianale, archivio privato]” (Comitato per San Lorenzo, 1986, p. 6)
- 1749 ‐ 1749 (dedicazione carattere generale)
- “la comunità disponeva inoltre della antica chiesa di Sant'Antonio abate, compatrono del luogo” (Garellis, 2001, p. 84)
- 1749 ‐ 1749 (denominazione carattere generale)
- “Lo spazio religioso di Chianale non possedeva cappelle particolari od oratori autonomi dalla parrocchiale, ad eccezione della “chapelle des penitents”, vale a dire l'antica chiesa di Sant'Antonio” (Garellis, 2001, p. 85)
- 1749 ‐ 1749 (utilizzo intero bene)
- La chiesa era “sede della confraternita dei penitenti bianchi, la quale peraltro non possedeva né rendite né fondi. Dedicata all'Immacolata Concezione, la confraternita si era costituita con approvazione dell'arcivescovo Gattinara. Essa era in realtà derivazione della confraternita dei penitenti legata all'altare della Beata Maria Vergine del Rosario, localizzato nella chiesa di San Lorenzo” (Garellis, 201, p. 85)
- 1749 ‐ 1749 (descrizione pavimento)
- “il pavimento della cappella di Sant'Antonio non ricopriva alcuna tomba, ad eccezione di quelle dei sacerdoti” (Garellis, 2001, p. 88)
- 1749 ‐ 1749 (cimitero intorno)
- “a Chianale sorgeva un cimitero separato dalla chiesa” (Garellis, 2001, p. 88); la posizione della chiesa, stretta tra il torrente Varaita, il ponte sullo stesso e la via centrale, lo storico “Chemin Royal” confermano che non poteva esserci un cimitero annesso all'edificio, a meno che lo stesso non sorgesse ad Est e a Ovest dello stesso, su lembi di terreno alquanto ridotti (n.d.c.)
- 1749 ‐ 1749 (descrizione campanile)
- “la chiesa parrocchiale [nel 1749 era già San Lorenzo] non risultava provvista di campanile; erano pertanto demandate a tale funzione le due campane della cappella di Sant'Antonio, incorniciate dal campanile a vela biforo, ma esposte all'ingiuria del tempo trovandosi prive di protezione. Le due campane (una di proprietà della chiesa, l'altra degli abitanti di Chianale) si trovavano in cattivo stato, rotte da lungo tempo, come anche le corde, la cui manutenzione spettava alla comunità” (Garellis, 2001, p. 89)
- 1749 ‐ 1768 (date incise su campane campanile)
- Le due campane riportano incise le date del 1749 e 1768 (n.d.c.)
- 1788 ‐ 1788 (giurisdizione carattere generale)
- Nel 1511 fu eretta la diocesi di Saluzzo. “Per qualche difficoltà allora insorta e probabilmente per mire politiche del governo Delfinale di Francia la Bolla non fu posta in esecuzione per quanto riflette la Castellata, e continuò questa a far parte dell'Archidiocesi di Torino fino al 1788, anno in cui il Cardinal Costa Arcivescovo la disgregò dalla sua diocesi e la cedette non si sa per qual motivo a Monsignor Giuseppe Lovera Vescovo di Saluzzo – v. Archivio della Curia Arcivescovile di Torino” (Allais, 1891, p. 17; notizia riportata anche in Comitato per San Lorenzo, 1986, p. 6)
- 1802 ‐ 1802 (meridiana con data di realizzazione prospetto Sud)
- La meridiana dipinta sul prospetto Sud riporta le date MDCCCII e 1988, forse rispettivamente date di esecuzione e di restauro (n.d.c.)
- 1891 ‐ 1891 (utilizzo intero bene)
- “sulla sponda sinistra della Varaita rasente il canale havvi una cappella dedicata a Sant'Antonio, nella quale si compiono le funzioni parrocchiali dal novembre alla Pasqua, perchè più esposta al sole e meno fredda l'inverno” (Allais, 1891, p. 10)
- 1891 ‐ 1891 (canonica intorno)
- “di rimpetto a questa sta l'antica casa parrocchiale ridotta ora ad uso rurale” (Allais, 1891, p. 10)
- 1907 ‐ 1907 (date scolpite su mobile ligneo arredo interno)
- Il mobile addossato al retro dell'altare maggiore reca visibili due piccole date incise su legno (1655 e 1907), potrebbe trattarsi di un riutilizzo di arredo o di un restauro (n.d.c.)
- 1921 ‐ 1921 (assenza tettoia del lavatoio intorno)
- In una cartolina d'epoca datata 1921 è ritratto il fianco sud dell'edificio visto di scorcio. Le differenze con lo stato attuale sono nell'assenza della tettoia che copre il lavatoio, ma già esisteva anche la scala che dalla spalla del ponte scendeva a livello dell'acqua del torrente (Giordana, 1986, foto n. 38 e p. 22)
- 1932 ‐ 1932 (realizzazione quadro altare maggiore arredo interno)
- Il quadro che sormonta l'altare maggiore riporta la firma e la data di esecuzione: “S.re Malvarelli, Milano 1932” (n.d.c.)
- 1970 ‐ 1970 (scoprimento affreschi interni)
- “i dipinti, che si trovano sulla parete di destra (sud-ovest), erano coperti da uno spesso strato di calce. Tuttavia, alcuni consistenti frammenti già erano venuti alla luce verso il 1970 rivelando purtroppo la presenza di una diffusa scalpellinatura e, qua e là, di interventi deliberati di deturpazione. Più devastanti ancora l'apertura di una finestra e la costruzione dell'ampia tribuna addossata al muro della facciata” (Ottonelli, 2005, p. 74)
- 1988 ‐ 1988 (meridiana con data di restauro prospetto Sud)
- La meridiana dipinta sul prospetto Sud riporta le date MDCCCII e 1988, forse rispettivamente date di esecuzione e di restauro (n.d.c.)
- 2003 ‐ 2003 (restauro affreschi interni)
- “dopo alcuni primi sommari lavori si è proceduto a un'opera sistematica di recupero soltanto a partire dal 2003” (Ottonelli, 2005, p. 74)
- 2012 ‐ 2012 (lavori di restauro portico e campanile)
- Con autorizzazione ministeriale, vengono eseguiti lavori di restauro degli intonaci del portico, durante i quali viene alla luce una porzione di decorazioni affrescate sotto il colmo del tetto del campanile; inoltre viene restaurato il tetto del portico (n.d.c.)
- 1390 ‐ 1430 (data di esecuzione affreschi interni)
-
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
- trattasi di semplice aggiunta di altare ligneo mobile di fronte al vecchio altare in muratura e di ambone ligneo di fronte alla balaustra (all'interno del presbiterio delimitato appunto dalla balaustra non c'è più spazio)
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Saluzzo)