Beni architettonici
- Parma (PR)
-
Parrocchia di San Giuseppe
-
Diocesi
Parma
-
Regione ecclesiastica
Emilia Romagna
-
Ambito culturale
- maestranze parmensi (costruzione)
-
Tipologia
chiesa
-
Qualificazione
parrocchiale
-
Denominazione principale
Chiesa di San Giuseppe
-
La facciata dell'edificio, su disegno ed eseguita sotto la direzione di Antonio Brianti, fu terminata nel 1782. Presenta due ordini sovrapposti di architettura: dorico, il primo, e ionico, il secondo. Lo stile adottato si ispira a canoni classici, tardo rinascimentali, ed è fortemente teso a sottolineare la maestosità dell'edificio sacro. La ricchezza dei motivi ornamentali produce un complesso architettonico di grande solennità. Il paramento murario è in mattoni rossi interrotti da elementi architettonici realizzati in pietra serena e marmo bianco. Nell'ordine terreno il portale, serrato da coppie di colonne doriche, è sormontato da una cornice lineare sulla quale è posta la lapide con dedica al santo patrono della chiesa; la lapide più piccola è commemorativa del fondatore, Giuseppe Acerbi. Due finestre con cornice timpanata si aprono ai lati dell'ingresso principale; una finestra sormontata da una conchiglia è ricavata al centro del partito superiore. I due ordini del prospetto sono divisi da una cornice marcapiano al centro della quale si apre un arco ribassato; nell'ordine superiore entro il frontone è visibile un grande stemma. L'interno si presenta a navata unica su pilastri compositi, con tre cappelle per parte, e abside piatta nella quale è stato realizzato un affresco a colonne che crea un effetto ottico di sfondamento spaziale.
-
- Coperture
- Navata e abside presentano coperture a vela unghiate, mentre le cappelle laterali hanno volte a botte.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Pavimento alla palladiana marmoreo realizzato nel 1934.
- Coperture
-
- 1626 ‐ 1666 (costruzione intero bene)
- Fu realizzata la chiesa nei pressi del vecchio oratorio dedicato a San Giuseppe, sull'area ricavata dalle case acquistate dal Convento di San Basilide, cedute dalle monache di Sant'Agostino. Il progetto, che subì un arresto nel 1630 a causa della diffusione della peste, fu modificato da un originale di Girolamo Rainaldi.
- 1666 ‐ 1699 (storia intero bene)
- La chiesa è data in amministrazione alla famiglia del conte Acerbi. Dapprima operò Pompeo e, in seguito, il figlio Giuseppe. Questi, rimasto senza eredi, chiese ed ottenne dalla Santa Sede di erigere nella chiesa una Collegiata.
- 1699 ‐ 1700 (costruzione cappelle laterali)
- Realizzazione delle cappelle laterali per volere di Giuseppe Acerbi e della moglie Barbara Picolelli.
- 1704 post ‐ XVIII (completamento intero bene)
- A seguito della morte di Giuseppe Acerbi, la chiesa ne ereditò gli ingenti beni e, negli anni successivi, si arricchì di numerose opere fra cui l'altare maggiore e quelli laterali.
- 1782 ‐ 1782 (rifacimento facciata)
- Realizzazione della facciata su disegno di Antonio Brianti che, a detta di alcuni, si ispirò alla facciata del Santuario della Madonna di Saronno del Pellegrini.
- 1812 ‐ 1812 (costruzione campanile)
- Realizzazione della nuova torre campanaria. Nel 1819 vi si collocò l'orologio proveniente dalla demolita chiesa di San Domenico.
- 1824 ‐ 1824 (restauro intero bene)
- La chiesa fu restaurata e riaffrescata; l'antica pala fu tolta e anche cantorie ed altari furono ridipinti.
- 1832 ‐ 1832 (elezione a parrocchia intero bene)
- Per volere di mons. Vitale Loschi la chiesa diviene parrocchiale.
- 1934 ‐ 1934 (rifacimento navata)
- Rifacimento del pavimento alla palladiana.
- 1626 ‐ 1666 (costruzione intero bene)
-
- altare ‐ aggiunta arredo (1980 circa)
- Altare ligneo a carattere amovibile rivolto verso l'assemblea.
- ambone ‐ aggiunta arredo (1980 circa)
- Leggio ligneo collocato a sinistra dell'altare a carattere amovibile.
- altare ‐ aggiunta arredo (1980 circa)
-
Data di pubblicazione
20/06/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Parma)