Beni architettonici
- Bologna (BO)
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Parrocchia di San Giacomo della Croce del Biacco
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Diocesi
Bologna
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Regione ecclesiastica
Emilia Romagna
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Giacomo della Croce del Biacco
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La chiesa della Croce del Biacco sorge lungo la strada che da Bologna conduce a Ravenna, in zona periferica. L’aula è orientata e il suo volume è incastonato fra altri edifici che costituiscono il complesso parrocchiale. La facciata a capanna si apre su un ampio sagrato. L’aula, a pianta rettangolare, con due cappelle laterali e volta a botte, si conclude con un presbiterio poligonale i cui fianchi si aprono, oggi, su due locali laterali.
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- contesto
- La chiesa sorge all’incrocio fra via Martelli e via degli Stradelli Guelfi e occupa, con il sagrato e il complesso parrocchiale, il quadrante nord-est del crocicchio. L’aula è orientata. La zona, oggi periferica rispetto al centro urbano, un tempo era un piccolo borgo di campagna caratterizzato dalla croce di strada – ancora presente nel 1841 – che segnava l’inizio della via degli Stradelli che taglia in direzione ovest-est la campagna romagnola fino a Ravenna.
- impianto planivolumetrico
- L’aula liturgica è parte di una aggregazione orizzontale con edifici destinati a casa canonica e abitazione civile che la circondano sui tre lati nord, est e sud. All’angolo nord-est è situato il campanile.
- esterno
- L’aula liturgica è preceduta da un sagrato asfaltato e delimitato da pilastrini e catenelle lungo i due lati fronte strada. Il sagrato ospita un cippo ai caduti. La facciata, a capanna, è priva di decorazioni e finita con tempera rosso mattone con profili beige. Il portale centrale, a due battenti, è in asse con una lunetta schermata da vetri. Una cornice modanata sottolinea il profilo del tetto a capanna con cippo lapideo e croce metallica in sommità. Le porzioni dei due fianchi emergenti dagli edifici addossati al volume dell’aula non presentano aperture o decorazioni. Il presbiterio, esternamente a pianta quadrangolare, presenta un’apertura disassata non corrispondente ad alcuna apertura all’interno dell’aula.
- pianta
- Ad aula con due cappelle laterali; presbiterio a pianta poligonale con cappelle laterali asimmetriche e non originali.
- interni
- Si accede all’aula mediante bussola lignea sormontata da una cantoria con organo sovrastato, a sua volta, dalla finestra a lunetta che si apre in facciata. L’aula è pavimentata in cementine bicrome posate diagonalmente. I fianchi sono ritmati in tre campate regolari, al centro si aprono due ampie cappelle laterali voltate a botte i cui profili sono sottolineati da lesene in leggera sporgenza sormontate da capitelli ionici sui quali poggia una trabeazione modanata. L’aula è voltata a botte con unghiature in corrispondenza delle campate. Un arco trionfale introduce al presbiterio rialzato di un solo gradino rispetto all’aula; nelle due spalle due aperture rettangolari introducono ai locali laterali. Il presbiterio è pavimentato con riquadri di marmo bicromi che ripetono il motivo cromatico e geometrico del pavimento dell’aula. I fianchi sono sfondati da due aperture rettangolari per lato che danno accesso a due locali aggiunti ai lati per aumentare la capienza dell’aula; il locale di sinistra era già parte della casa canonica. A destra, sopra le due aperture, una finestra rettangolare ospita una vetrata artistica. Il presbiterio è voltato a vela e concluso da un coro poligonale.
- impianto strutturale
- Struttura portante in laterizio, orizzontamenti non indagabili, manto in tegole marsigliesi.
- apparati liturgici
- L’assemblea è ordinata in panche disposte a battaglione nell’aula principale e in file di sedie nella cappella laterale a sinistra del presbiterio; nella cappella a destra sono presenti solo poche sedie. Il presbiterio, ancora chiuso da cancellata, ospita l’altare nella posizione corretta indicata dalle norme conciliari, un ambone a leggio a destra e la poltrona del celebrante a sinistra, presso il dossale. La custodia eucaristica è ancora collocata fra i gradini d’altare del dossale antico, sotto un ciborio. Dei due confessionali già presenti in aula e addossati alle pareti laterali l’uno è collocato oggi nella cappella a destra rispetto all’altare mentre l’altro è momentaneamente in attesa di restauro e ripristino. Il fonte battesimale si trova in una nicchia a destra dell’altare laterale di destra. In chiesa è ancora presente il pulpito.
- contesto
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- 1271 ‐ XVIII (preesistenze intero bene)
- La chiesa viene citata fin dal 1271 ed era probabilmente detta Croce del Gesso; sorgeva sicuramente in posizione diversa rispetto all’attuale e forse presso un crocicchio dove, sovente, venivano erette croci di strada, da cui il nome della chiesa e del borgo. E’ forse possibile individuare resti dell’antica chiesa a circa 700 metri dall’attuale, presso il Savena, in un fondo già appartenente ai marchesi Tanari nel quale sono state rinvenute fondamenta abbastanza ampie e forse compatibili con un edificio ecclesiastico. Nel Medioevo era dipendente dal Convento delle Suore Benedettine di S. Vitale e Agricola in Arena, in via S. Vitale, che qui ebbero una casa -monastero rurale. Voci non confermate, e riportate come tali dalla bibliografia ottocentesca, indicano in un incendio la causa della scomparsa dell’antica chiesa e il passaggio della cura all’attuale, già esistente.
- 1691 ‐ 1691 (ricostruzione intero bene)
- La chiesa attuale, della quale dunque non si conosce la data di fondazione, risulta profondamente rimodernata, o totalmente ricostruita su nuove fondamenta, nel 1691. A navata unica, fu dotata di tre altari e una cantoria.
- 1790 ‐ 1790 (restauri intero bene)
- La chiesa fu restaurata nel 1790 per volere del parroco del tempo, don Tommaso Cevenini: furono ristrutturati i muri, rifatto o sistemato il pavimento, rivisti gli altari e le balaustre, e infine fu selciato il sagrato.
- 1830 ‐ 1840 (apertura finestre coro)
- Negli anni Trenta dell’Ottocento il parroco, don Pietro Giovannelli, fece aprire due finestre nel coro della chiesa (presumibilmente le due finestrelle laterali che si aprono su altri ambienti interni) e commissionò altri lavori agli altari.
- 1901 ‐ 1901 (ristrutturazione presbiterio)
- Sul gradino che dà accesso al presbiterio è segnata la data 1901, ma non si hanno notizie più precise dell’esatta portata dei lavori.
- 1970 ‐ 1980 (ristrutturazione intero bene)
- Nel corso degli anni Settanta del Novecento furono attuati alcuni interventi nell’aula e nel presbiterio. Furono rimossi i confessionali addossati alle pareti laterali, all’altezza della terza campata, perché ingombranti, ma sotto di essi non erano presenti le mattonelle del pavimento e, non avendo potuto reperire altre piastrelle uguali a quelle già posate nel resto dell’aula, fu gettato del cemento ancora ben visibile. Nella cappella laterale sinistra rispetto al presbiterio venne sfondata parte della parete di fondo per allungare lo spazio dell’assemblea inglobando nella superficie della chiesa anche un’aula un tempo facente parte della canonica. Il presbiterio stesso venne ripavimentato a mattonelle di marmo bicrome che ripetono il disegno delle mattonelle dell’aula.
- 2014 ‐ 2014 (tinteggiatura intero bene)
- L’ultimo intervento in ordine di tempo risale al 2014, quando l’aula fu ritinteggiata.
- 1271 ‐ XVIII (preesistenze intero bene)
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- altare ‐ intervento strutturale (1970-1975)
- La struttura dell’altare preconciliare è stata smembrata. Il dossale è stato spostato sul fondo, nell’area del coro, e completato sul fronte da un sostegno in legno che regge un antico paliotto in stoffa. L’altare è stato staccato e collocato al centro del presbiterio, circa 70-80 cm. più avanti rispetto alla posizione originaria, ed è stato completato da una mensa in marmo – la precedente era in gesso – e da una schiena parimenti in marmo.
- ambone ‐ aggiunta arredo (1970-1975)
- Un ambone a leggio, di foggia moderna, in marmo, è stato collocato a cornu epistolae. Anche questo ambone è frutto della ristrutturazione degli anni Settanta.
- sede ‐ aggiunta arredo (1970-1975)
- La poltrona del celebrante ha trovato una sua collocazione in una porzione più avanzata del gradino di marmo che sopraeleva l’antico dossale rispetto al piano del presbiterio.
- altare ‐ intervento strutturale (1970-1975)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Bologna)