Beni architettonici
- Barga (LU)
-
Parrocchia di Santa Maria Assunta
-
Diocesi
Pisa
-
Regione ecclesiastica
Toscana
-
Tipologia
cappella
-
Qualificazione
sussidiaria
-
Denominazione principale
Cappella di San Maurizio di Pedona
-
La chiesa di San Maurizio sorge a Pedona, paese che si estende lungo la riva destra del torrente Ania, sorto sui resti dell'antico "castrum" romano a guardia della valle. La facciata principale, intonacata, è caratterizzata da un profilo a salienti che ricalca l'articolazione interna dei volumi, costituita da tre navate di cui quella centrale più ampia rispetto alle laterali. Si accede alla chiesa tramite una grande scalinata doppia che conduce al portale principale, sormontato da una tettoia aggettante. Al di sopra, si inserisce un'ampia trifora dall'andamento a scalare, mentre sulle ali laterali si aprono due monofore di piccole dimensioni. I fianchi dell'edificio presentano tre finestre per lato, aperte nel claristorio della navata centrale: la parte inferiore del prospetto destro è dotata di quattro finestre a monofora e di un portale di accesso secondario, il lato opposto presenta tre finestre a monofora e un corpo aggettante che ospita la sacrestia. La parte tergale della chiesa è parzialmente occupata da un grande campanile a base quadrata, che si erge in corrispondenza della navata centrale ed è accessibile direttamente dall'esterno: la torre, costituita da muratura a faccia vista, è dotata di una cella campanaria con quattro monofore, conclusa al vertice da una copertura piana delimitata da balaustra. All'interno la chiesa, priva di abside, si presenta a tre navate conclusa da un'area presbiteriale rettangolare. Da qui, due porte aperte sulle pareti laterali conducono, a destra, in sacrestia e, a sinistra, ad un vano deposito.
-
- Struttura
- Muratura portante mista, costituita da conci in pietra, da materiale sciolto lapideo e laterizio.
- Pianta
- Schema planimetrico a tre navate privo di abside, concluso da un'area presbiteriale rettangolare, rialzata di un gradino rispetto al resto dell’aula. Sulle pareti laterali del presbiterio si fronteggiano due porte: quella di destra immette nella sacrestia e quella di sinistra conduce ad un vano utilizzato come deposito-ripostiglio. La chiesa è dotata di un acesso laterale, posto sul fianco sinistro che, attraverso un disipimpegno, introduce all'interno.
- Coperture
- La navata centrale presenta una copertura costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da quattro capriate. Le navate laterali e il vano ripostiglio sono dotati di una copertura ad unica falda inclinata in struttura primaria e secondaria lignea. La sacrestia invece è suddivisa in due piani e presenta al piano terra una copertura piana in laterocemento e al piano primo una copertura a capanna in struttura lignea. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione della chiesa è costituita da mattonelle in graniglia bianche e nere, di forma quadrata. Il vano ripostiglio presenta una pavimentazione in gres con elementi di forma quadrata.
- Elementi decorativi
- La facciata a salienti, introdotta da una scalinata a doppia rampa, è costituita da un ampio corpo centrale e da due ali laterali di dimensioni ridotte, leggermente arretrate rispetto al precedente. Il portale d'ingresso con cornice liscia in pietra serena è dotato di una tettoia pensile aggettante ed è sormontato da una grande trifora moderna con andamento a scalare. Internamente la chiesa, suddivisa in tre navate, presenta pareti intonacate ed una copertura a capriate lignee. In controfacciata, a destra dell'ingresso principale, trova posto un'acquasantiera a colonna in marmo bianco, ampiamente rimaneggiata nel corso dei secoli. In testa alle navate minori si dispongono due altari laterali gemelli del XIX-XX secolo, costituiti da una piccola mensa in marmo bianco sorretta da colonnine in marmo grigio, da due gradini in muratura dipinta a finto marmo e da un'edicola a parete che funge da dossale, in cui sono esposte statue devozionali: a destra, la Madonna addolorata e, a sinistra, il gruppo settecentesco della Madonna del Rosario con Santa Caterina e San Domenico. L'area presbiteriale, elevata di un gradino rispetto al resto dell'aula, accoglie al centro della parete di fondo l'Altare maggiore preconciliare, eseguito in marmi policromi. Al di sopra, entro edicola dipinta, trova posto il dipinto della Madonna con Gesù bambino e Santi, opera di Baccio Ciarpi del XVII secolo. Sulla parete sinistra del presbiterio è inserita una lapide commemorativa in ricordo dei lavori di ingrandimento alla chiesa, eseguiti nel 1942.
- Struttura
-
- VII ‐ XI (preesistenze intero bene)
- Il castello romano di Pedona, sorto a guardia della valle e utilizzato come rifugio sicuro per i pellegrini diretti a Roma, sopravvisse fino all'epoca longobarda. La chiesa primitiva, non più esistente, sorgeva entro le mura del "castrum".
- XI ‐ XIII (citazione intero bene)
- I primi documenti che attestano l'esistenza di un edificio di culto nel paese di Pedona fanno riferimento ad una chiesa dedicata a "S.Mauritij et Comitum". Nei secoli successivi, il titolo verrà volgarizzato in “S.Comizio” e con questo nome comparirà nelle carte del XIII secolo.
- XVI ‐ XVI (ricostruzione intero bene)
- Intorno agli inizi del XVI secolo, si comincia a parlare della ricostruzione della chiesa di San Maurizio, grazie al lascito Verzani.
- 1623 ‐ 1623 (restauro intero bene)
- Il 22 settembre 1623, al proposto di Barga Domenico Ciarpi la chiesa di Pedona appariva restaurata sia esternamente che internamente.
- 1695 ‐ 1695 (citazione intero bene)
- La prima visita pastorale fu quella del Vescovo di Lucca Francesco Bonvisi, effettuata nell'aprile del 1695.
- 1740 ‐ 1740 (danneggiamento intero bene)
- La chiesa rimase danneggiata dal terremoto del 1740, come ricorda la lapide murata sul perimetro esterno dell'edificio, vicino al campanile.
- 1763 ‐ 1763 (restauro intero bene)
- La chiesa di San Maurizio subì interventi di restauro anche intorno al 1763.
- 1786 ‐ 1787 (citazione intero bene)
- Nel luglio 1786, il Granduca di Toscana sconsacrò - fra gli altri - anche l'oratorio di San Maurizio. Gli abitanti di Pedona non si arresero al nuovo decreto ed inoltrarono una petizione perchè fosse revocato. Il 17 aprile dell'anno successivo la chiesa di San Maurizio tornò ad essere consacrata e funzionante.
- 1920 ‐ 1920 (restauro intero bene)
- Nel 1920, a seguito di un nuovo terremoto, la chiesa fu sottoposta a lavori di restauro.
- 1942 ‐ 1942 (ampliamento intero bene)
- Nel 1942, la chiesa di San Maurizio fu ampliata ed inaugurata il 24 ottobre.
- VII ‐ XI (preesistenze intero bene)
-
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1965-1975)
- L'adeguamento liturgico ha comportato l'inserimento di una mensa in legno per la celebrazione versus populum davanti all'Altare maggiore preconciliare. A destra della mensa è collocato un leggio, anch'esso in legno.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1965-1975)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Pisa)