Beni architettonici
- Modigliana (FC)
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Parrocchia di Santo Stefano Papa in Cattedrale
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Diocesi
Faenza - Modigliana
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Regione ecclesiastica
Emilia Romagna
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di San Bernardo
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La facciata, in stile neoclassico, è caratterizzata da due coppie di lesene doriche che poggiano su un cornicione e reggono un timpano modanato. Il portale rettangolare è sormontato da un timpano e da un rosone circolare. L'interno della costruzione è a navata unica, con 8 cappelle laterali poco profonde. In alto sulla chiave dell’arco trionfale del presbiterio campeggia lo stemma della famiglia modiglianese dei Tremazzi subentrati quali curatori e protettori dell’edificio, all’estinzione della famiglia del fondatore a fine ‘700. Il presbiterio presenta volta a botte e due cantorie laterali. L'abside è quadrangolare con due finestroni centinati ai lati dell'ancona.
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- Impianto strutturale
- Edificio in muratura continua, copertura a due falde.
- Struttura
- Strutture di orizzontamento: la navata è sormontata da capriate lignee, le cappelle laterali sono coperte da volta a crociera costolonata su base rettangolare.
- Impianto strutturale
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- 1645 ‐ 1673 (edificazione intero bene)
- Bernardo Fecchi, la cui famiglia era originaria di Perugia, stabilitosi a Modigliana, lasciò scritto, nel testamento del 1598, che venisse costruita una chiesa collegiata, nel centro del suo fondo “Canove”, dedicata a S. Bernardo Abate, a favore dei Padri Regolari del Buon Gesù di Ravenna, dotandola di sufficiente patrimonio perché venisse quotidianamente officiata da quattro sacerdoti. Morì nel 1618 e i lavori, iniziati molto dopo, finirono 28 anni dopo. La chiesa in realtà fu affidata a quattro cappellani perpetui fino a quando fu aggregata al capitolo di Santo Stefano nel 1854.
- 1895 ‐ 1895 (restauro intero bene)
- Il Priore Giovanni Traversari Violani, a spese sue e di donatoriri, fece la facciata della chiesa in puro stile neoclassico, cinque altari, intonacò pareti ed abside decorando quest’ultima, abbellì l’altar maggiore, chiuse il presbiterio con una balaustra di marmo, costruì le cantorie sui due lati, v’installò l’organo, le vetrate colorate, le Vie Crucis, e dotò la chiesa di arredi nuovi candelieri dorati, calici, pissidi etc. ridandole munifico aspetto ad esempio e memoria dei posteri.
- 1645 ‐ 1673 (edificazione intero bene)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Faenza - Modigliana)