Beni architettonici
- Vitulano (BN)
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Parrocchia di San Menna Eremita
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Diocesi
Benevento
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Regione ecclesiastica
Campania
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa della Santa Croce
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La chiesa si presenta ad una sola navata con abside poligonale, cappella a settentrione, cupolata e sacrestia a mezzogiorno. La copertura è realizzata con capriate lignee rivestite internamente da una controsoffittatura composta da tavole di legno dipinte, con affresco centrale che rappresenta la Santa Croce. Nell'abside è posto l'altare principale e, dopo il concilio Vaticano II, 1962, ne è stato collocato un secondo, in marmo, rivolto al pubblico. Esternamente la chiesa è interamente realizzata di pietre, con tetto spiovente, non visibile dal basso, e campanile a tre ordini posto tra l'abside e la sagrestia. La casa canonica fu costruita nel 1838 sulla parete anteriore della chiesa, nascondendo così la facciata della stessa e l'antico rosone. Si accedere alla chiesa attraverso un ambulacro, con volta a botte, posto sotto la casa canonica.
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- Impianto strutturale
- in muratura portante in pietra.
- Coperture
- capriate lignee, coperte da coppi e rivestite internamente da controsoffittatura lignea dipinta.
- Elementi decorativi
- altari in marmo vitulanese, pulpito in legno di noce, sormontato da baldacchino.
- Pavimenti e pavimentazioni
- il pavimento del presbiterio è realizzato in maioliche, mentre la zona riservata ai fedeli è pavimentata con marmette di graniglia.
- Impianto strutturale
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- 1186 ‐ XII (costruzione intero bene)
- Edificata sui ruderi di un tempio pagano dedicata alla dea Minerva, ha origini basso medioevali. La sua esistenza è testimoniata in un contratto di compravendita registrato nel Monastero di Santa Maria delle Grotte l'anno 1186.
- XV ‐ XVIII (ricostruzione intero bene)
- Più volte distrutta dai terremoti ed almeno in due occasioni venne ricostruita, dopo il 1456 e dopo il 1688.Momento significativo per la rinascita della chiesa fu la visita pastorale del 1599 dall'Arcivescovo di Benevento, Massimiliano de Palombara, il quale trovata ricostruita la chiesa ne decide la demolizione ed il rifacimento degli altari. Si conserva una lapide sulla quale è scritto "rennovatio 1619". Dopo la ricostruzione del terremoto del 1688, la domenica del 28 ottobre 1703, l'Arcivescovo Vincenzo Maria Orsini consacrò la chiesa e l'altare maggiore in onore della S. Croce di N. S. Gesù Cristo riponendo nell'altare le reliquie dei Santi Martiri Processo e Illuminato. Il 31 ottobre poi consacrò i quattro altari minori: l'altare alla Madonna del Carmine e dei Santi Vito, Girolamo, Paolo e Francesco d'Assisi, l'altare di S. Maria degli Angeli e dei Santi Domenico, Tommaso d'Aquino e Caterina. In questo periodo venne anche costruito il pulpito in legno, sormontato dal baldacchino
- XIX ‐ XIX (ristrutturazione intero bene)
- Un nuovo rifacimento della chiesa venne operato agli inizi del XIX secolo tra gli anni 1813-1818. Rimangono due lapidi: una sulla porta d'ingresso "renovatio 1813" ed una posta sul presbiterio: "renovatio 1818". Nel 1838 iniziò la costruzione della casa canonica sulla facciata della chiesa. Il parroco Francesco Viglione pose una lapide. Per costruire la casa canonica venne modificata la facciata della chiesa e per accedere alla chiesa venne costruito sotto la casa canonica l'ambulacro ancora esistente. All'interno venne costruito il coro superiore in fondo alla chiesa e si sistemarono il piccolo organo a canne. Per difendere la chiesa dal freddo, vennero coperte le capriate con tavole di legno dipinte, e costruito l'attuale altare maggiore in marmo bianco e rosso vitulanese.
- 1980 ‐ XX (ristrutturazione intero bene)
- Il terremoto del 1980 arrecò vari danni all'intero complesso, che dal Genio Civile venne chiusa al culto. I fratelli Ing. Antonio De Maria ed Arch. Mario De Maria, già nel 1983 presentavano una progettazione per la ristrutturazione, non si ottenne dallo Stato che la ricostruzione parziale della casa canonica. Soltanto nel 1992 il Provveditorato alle Opere Pubbliche della Regione Campania, con intervento urgente, ha consolidato e riportato in pietra le mura perimetrali esterne, rimaneva da farsi il rifacimento interno. Su sollecitazione del parroco e con il contributo dei fedeli, la chiesa è stata riaperta al culto la sera del Venerdì Santo, il 17 aprile del 1992, il 5 luglio S. Ecc. Mons. Serafino Sprovieri, Arcivescovo di Benevento l'ha benedetta e ne ha consacrato il nuovo altare rivolto al popolo. In questo rifacimento la chiesa è stata tinteggiata.
- XXI ‐ XXI (restauro e risanamento conservativo intero bene)
- lavori di restauro e risanamento conservativo, eseguiti con rilascio di autorizzazione richiesta ai sensi dell'art. 21 comma 4 del D. Legs. 22 gennaio 2004 n 42"Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio". Progetto presentato luglio 2014 e completato luglio 2017. Sono stati eseguiti i seguenti lavori: ripristino della copertura con il recupero delle capriate lignee, la completa rimozione dell’orditura secondaria composta da “listelli”, e la realizzazione di un piano costituito da un tavolato in legno lamellare, con doppio strato impermeabile; rimozione del manto di copertura in coppi e sottocoppi per una successiva ricollocazione, sostituzione di canali di gronda e pluviali in rame; trattamento delle pareti di pietrame a vista, con l’applicazione di resine siliconiche; spicconatura e rifacimento di intonaci esterni, presenti nel tratto superiore del campanile e delle facciate esposte ad est, con relativa pitturazione; spicconatura e rifacimento di intonaci e tinteggiatura interna;
- 1186 ‐ XII (costruzione intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1992)
- nuova costruzione altare
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1992)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Benevento)