Beni architettonici
- Aversa (CE)
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Parrocchia di S. Maria a Piazza
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Diocesi
Aversa
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Regione ecclesiastica
Campania
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Maria a Piazza
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La chiesa di Santa Maria a Piazza è considerata unanimemente dalle fonti come la più antica di Aversa. La sua fondazione precede, infatti, l’arrivo dei normanni risalendo probabilmente all’IX secolo. Con molta probabilità proprio a Santa Maria in Piazza si appoggiò il primo vescovo di Aversa, Azzolino, dato che nel 1053, anno in cui fu concesso ad Aversa il seggio episcopale, il Duomo non era ancora stato terminato.
Nel 1349, in seguito ad un grave terremoto, la chiesa fu completamente ristrutturata e il borgo sorto intorno alla chiesa fu inserito all’interno dell’ampliata cinta muraria della città. Nel XVIII secolo, in seguito alle leggi soppressive, la chiesa fu trasformata in deposito di paglia della vicina caserma militare, destinazione che le fu riservata fino al 1816.
Nell’impianto originale l’antica chiesa, di solite forme romaniche, prevedeva soltanto la navata centrale, ancora caratterizzata da archi a tutto sesto che ne scandiscono le campate e da finestroni a feritoia fortemente strombati. La pianta comprendeva anche la zona centrale del presbiterio con la piccola abside semicircolare e l’antica sagrestia.
Il campanile sorgeva separato dal corpo della chiesa.
Più tardi, probabilmente dopo il 1349, la chiesa fu ingrandita con l’aggiunta delle navate laterali, che occuparono anche lo spazio compreso tra l’antica facciata del campanile che si trovò così asimmetricamente incorporato alla chiesa.
A questa seconda fase, caratterizzata dallo stile gotico, appartiene la facciata principale su cui si aprono i tre portali con arco ogivale.
Le navate laterali sono coperte da volte a crociera e sono illuminante da finestre trilobate che in origine, probabilmente, lasciavano filtrare la luce attraverso vetri policromi, come negli esempi francesi. Dello stesso periodo, ma costruita ancora in forme romaniche, è la copertura esterna delle navatelle che, seguendo l’invaso interno della struttura, ricorda le architetture amalfitane di epoca romanica, così sensibili tanti russi arabi. -
- Impianto strutturale
- Chiesa con impianto longitudinale a tre navate con abside poligonale e cupola ottagonale raccordata all’imposta da pennacchi. Lo spazio centrale è sormontato da incavallature lignee ed è fiancheggiato da arcate in tufo locale a tutto sesto poggianti su poderosi pilastri. L’interno è illuminato da finestre strombate.
- Coperture
- Copertura a capriate nella navata principale (anni ’80); copertura a volta a vela nelle navate laterali (crociere ogivali estradossate).
- Campanile
- Il campanile è inglobato nella prima campata della navata destra. Presenta una forma parallelepipeda a tre ordini.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Il pavimento è in cotto e marmo bianco (brevi fasce)
- Fondazioni
- La chiesa di Santa Maria a Piazza è considerata unanimemente dalle fonti come la più antica di Aversa. La sua fondazione precede, infatti, l’arrivo dei normanni risalendo probabilmente all’IX secolo. L’antico nome ‘Santa Maria de Platea’ è stato dagli studiosi e dagli eruditi locali variamente interpretato. C’è chi fa derivare questo nome dalla vicinanza dell’antico castello in quanto, secondo l’interpretazione data nel Glossaire de la moyen e de la basse latinitè, la parola ‘Platea’ stava a significare la rocca fortificata e dunque il castello. Secondo questa interpretazione la chiesa sarebbe dunque sorta in prossimità della piazza d’armi del castello. Altri studiosi, invece, sostengono che il termine ‘platea’ in area aversana sia stato in più occasioni utilizzato per indicare la piazza del mercato. In entrambi i casi la collocazione, comunque strategica, della chiesa ne testimonia la grande importanza che ricoprì in seno alla comunità eterogenea e vivace che i normanni trovarono al loro arrivo.
- Impianto strutturale
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- XI ‐ XI (carattere generale fondazione )
- La fondazione della chiesa risale all’XI secolo circa. Nelle fonti storiche la chiesa è documentata a partire dall'anno 1151.
- XIV ‐ XIV (carattere generale ristrutturazioni)
- Nel 1349, a seguito di un grave terremoto, la chiesa fu ristrutturata ed ingrandita con l’aggiunta delle navate laterali, che occuparono anche lo spazio compreso tra l’antica facciata del campanile che si trovò così asimmetricamente incorporato alla chiesa. A questa seconda fase, caratterizzata dallo stile gotico, appartiene la facciata principale su cui si aprono i tre portali con arco ogivale.
- XX ‐ XX (carattere generale restauro)
- L’ultimo restauro risale agli anni ’80. L’intervento ha previsto il consolidamento delle strutture verticali; la ricostruzione del tetto della navata principale e del campanile; l’apposizione di guaine bituminose sulle lamie estradossate; la rimozione delle tegole della cupola; il rifacimento dell’intonaco esterno.
- XI ‐ XI (carattere generale fondazione )
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1990)
- L'altare tridentino è stato spostato nel transetto sinistro, al suo posto originario è attualmente visibile la cantoria. Il presbiterio è stato arredato con sede e ambone mobili in legno. La mensa occupa lo spazio centrale del presbiterio. L'area presbiterale è circoscritta da una balaustra realizzata nel XVIII secolo.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1990)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Aversa)